sabato, Dicembre 20, 2025
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La difficile arte della pace. Trump informerà la Nato. Putin non vuole ostacoli dall’Europa

AGI – Donald Trump ha descritto l’incontro come “molto produttivo“, mentre Vladimir Putin lo ha descritto come “costruttivo“, ma nessuno dei due ha fornito dettagli venerdì in Alaska su una possibile soluzione pacifica del conflitto in Ucraina. Il presidente americano ha assicurato che restano “pochissimi” punti da risolvere per trovare una soluzione alla guerra scatenata più di tre anni fa dall’invasione russa.

“Non ci siamo ancora, ma abbiamo fatto progressi. Non c’è accordo finché non c’è un accordo”, ha avvertito. Prima dell’incontro, il miliardario 79enne si era prefissato l’obiettivo di organizzare rapidamente un vertice tripartito con il capo di Stato russo e il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky, e di garantire un cessate il fuoco. Non ne ha fatto menzione con Vladimir Putin.

 

 

Speranze di pace e mancanza di dettagli

Quest’ultimo, nel corso di dichiarazioni rilasciate alla stampa in tono amichevole dai due leader, ha affermato di sperare che “l’intesa” raggiunta in Alaska porti “la pace” in Ucraina. I due leader avevano promesso una conferenza stampa dopo circa tre ore di discussione alla base militare di Elmendorf-Richardson, ma si sono stretti la mano solo dopo aver terminato i loro discorsi e se ne sono andati senza rispondere ai giornalisti che erano lì, a tempestarli di domande. Donald Trump ha detto che avrebbe contattato immediatamente i leader della NATO, e Volodymyr Zelensky, sottolineando a proposito degli ucraini che: “Alla fine, la decisione spetta a loro”.

 

 

Possibilità di un nuovo incontro a Mosca

Ha anche affermato che avrebbe potuto rivedere il presidente russo “molto presto”. Al che Vladimir Putin ha risposto, in inglese, con tono scherzoso: “la prossima volta a Mosca“. “Immagino che potrebbe succedere”, ha replicato divertito il presidente americano. I due leader hanno parlato davanti a uno sfondo blu con la scritta “Perseguire la pace“.

L’accoglienza scenografica al leader russo

 

 

Il vertice ad alta tensione si è aperto con un caloroso e attentamente coreografato benvenuto a Vladimir Putin. Un ritorno sulla scena internazionale per il presidente russo con un che di spettacolar, mentre in Ucraina continua il conflitto più sanguinoso in Europa dalla Seconda guerra mondiale. Donald Trump ha addirittura applaudito brevemente mentre il suo omologo russo gli camminava incontro sulla pista. Sono seguite strette di mano, sorrisi e convenevoli, in una dimostrazione di potenza militare americana, con aerei da combattimento all’avanguardia allineati accanto al tappeto rosso e che volavano sopra la testa.

Fuori programma e dinamiche psicologiche

Poi un fuori programma: insolitamente, Vladimir Putin è salito sull’auto blindata di Donald Trump, dove hanno avuto un breve tête-à-tête. Il loro primo incontro di lavoro era originariamente pianificato per seguire questo modello, ma il formato è stato ampliato per includere, da parte americana, il Segretario di Stato Marco Rubio e Steve Witkoff, inviato speciale in Russia, e da parte russa, il Ministro degli Esteri Sergei Lavrov accompagnato da Yuri Ushakov, consigliere diplomatico. Ciò potrebbe aver cambiato le dinamiche psicologiche di questo incontro, che l’Ucraina e gli europei temevano soprattutto avrebbe permesso a Vladimir Putin di manipolare la sua controparte americana.

L’assenza di Zelensky e le aspettative

Un copione che avrà lasciato di sasso il convitato di pietra. Il grande assente da questo incontro, Volodymyr Zelensky, aveva dichiarato di “contare” su Donald Trump per porre fine al conflitto. I soldati russi “continuano a uccidere nel giorno dei negoziati”, ha lamentato, mentre l’esercito ucraino ha annunciato poche ore prima del vertice di Anchorage di aver riconquistato sei villaggi che le unità russe avevano preso nei giorni scorsi, durante un’avanzata particolarmente rapida. Il presidente ucraino e i leader europei dovranno quindi attendere che l’imprevedibile leader americano li informi sul contenuto del suo incontro, come promesso. Vladimir Putin “ha oggi l’opportunità di accettare un cessate il fuoco” in Ucraina, ha sottolineato il cancelliere tedesco Friedrich Merz.

Posizioni inconciliabili prima del vertice

Prima del vertice in Alaska, le posizioni dei due belligeranti erano ancora inconciliabili. La Russia chiede all’Ucraina di cedere quattro regioni parzialmente occupate (Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson), oltre alla Crimea annessa nel 2014, e di rinunciare alle forniture di armi occidentali e a qualsiasi appartenenza alla NATO. Ciò è inaccettabile per Kiev, che vuole un cessate il fuoco immediato e incondizionato, nonché garanzie di sicurezza per il futuro.

Lo speciale sul vertice di Anchorage

 

 

 

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