AGI – Una vittoria per l’Europa, una sconfitta per Putin. Il partito filo-europeo al potere in Moldavia si è imposto con oltre il 50% dei consensi nelle elezioni per rinnovare i 101 seggi del parlamento nonostante le pesanti ingerenze russe denunciate dal governo. Candidata ad aderire all’Unione Europea, confinante con l’Ucraina e con al suo interno una regione separatista filo-russa, la Moldavia è da tempo divisa sulla scelta se avvicinarsi a Bruxelles o mantenere le relazioni dell’era sovietica con Mosca. Le elezioni di ieri sono state considerate cruciali per mantenere la spinta verso l’integrazione nell’UE, avviata dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca nel 2022.
Dichiarazioni post-elettorali
“La Russia si è gettata a corpo morto nella lotta. Non è stato solo il PAS a vincere le elezioni, ha vinto il popolo”, ha dichiarato Igor Grosu, leader del Partito d’Azione e Solidarietà (Pas), in una conferenza stampa dopo il voto.
Analisi della vittoria
Ma secondo gli analisti la vittoria è “fragile” e Mosca potrebbe ancora creare problemi. Il partito della presidente Maia Sandu ha ottenuto il 50,16% dei voti, in calo rispetto al 52,8% ottenuto nel 2021, ma comunque più del doppio del 24,19% del partito filorusso Blocco Patriottico. L’affluenza alle urne si è attestata intorno al 52%, simile a quella delle ultime elezioni parlamentari del 2021.
Reazioni internazionali
Volodymyr Zelensky e i leader europei hanno salutato il risultato come una vittoria per la democrazia. “La Russia non è riuscita a destabilizzare la Moldavia, nonostante abbia speso enormi risorse per indebolirla e corrompere chiunque potesse”, ha detto il presidente ucraino. Il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha affermato che la Moldavia ha scelto un “futuro europeo“, il primo ministro polacco l’ha elogiata per aver sventato le ambizioni russe, mentre la Francia si è congratulata con i moldavi per la loro scelta “di sovranità”.
Ue, “Mosca ha fallito nonostante i soldi spesi”
“Ieri hanno vinto la democrazia e la volontà del popolo moldavo. La Moldavia ha fatto una scelta chiara a favore della libertà, della democrazia e dell’Europa, nonostante tutte le interferenze russe e il denaro speso dalla Russia nel tentativo di comprare voti, intimidire e diffondere menzogne. La Russia ha fallito”. Lo ha dichiarato il portavoce della Commissione europea per l’Allargamento, Guillaume Mercier, nel briefing quotidiano con la stampa.
“Siamo colpiti dalla resilienza del popolo moldavo e dalla sua determinazione a mantenere il paese sulla giusta strada verso la democrazia e la prosperità. L’Ue non vede l’ora di lavorare con il nuovo Parlamento e con il prossimo governo e continuerà a sostenere gli obiettivi strategici della Moldavia verso l’integrazione europea, come previsto dalla costituzione. L’Ue rimane un partner affidabile e impegnato per i moldavi”, ha aggiunto.
Preoccupazioni future
“Il Cremlino ha finanziato un’operazione troppo grande per ritirarsi e potrebbe ricorrere a proteste, corruzione dei parlamentari del PAS e altre tattiche per ostacolare la formazione di un governo stabile e filoeuropeo”, ha detto l’analista Andrei Curararu del think tank WatchDog.md di Chisinau. Secondo l’UE, sulle elezioni hanno pesato i timori di compravendita di voti e disordini, nonché da “una campagna di disinformazione senza precedenti” da parte della Russia, accuse che Mosca ha negato. In vista del voto, la magistratura ha effettuato centinaia di perquisizioni legate a ciò che il governo ha definito “corruzione elettorale” e “tentativi di destabilizzazione“, arrestando decine di persone.
Accuse di brogli
Igor Dodon, ex presidente e uno dei leader del Blocco Patriottico, ha invitato la popolazione a “protestare pacificamente” oggi, accusando il PAS di aver rubato il voto. “Se durante la notte ci saranno brogli chiederemo la ripetizione delle elezioni“, aveva dichiarato ieri sera.
La posizione del Cremlino
Il Cremlino è cauto nel valutare il risultato delle elezioni in Moldavia e le accuse di brogli del partito filorusso sconfitto dagli europeisti. “Le valutazioni dovranno essere fornite in seguito, dopo aver capito come le forze politiche stesse esprimeranno la propria posizione su queste elezioni“, ha detto il portavoce presidenziale russo Dmitrij Peskov, “Per quanto ne sappiamo, alcune forze politiche parlano di possibili irregolarità nel voto: è quello che sentiamo, sarebbe sbagliato fornire valutazioni infondate in questa sede. Da quanto vediamo e sappiamo, centinaia di migliaia di moldavi sono stati privati della possibilità di votare sul territorio della Federazione Russa perché erano stati aperti solo due seggi elettorali – ha detto Peskov – il che, naturalmente, non poteva consentire a tutti coloro che volevano votare di farlo”.