AGI – La perdita di peso e l’adozione di uno stile di vita sano possono portare alla remissione del diabete di tipo 2, riducendo significativamente il rischio di malattie cardiovascolari e renali. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Diabetologia, dell’Associazione europea per lo studio del diabete (EASD), condotto dagli scienziati della School of Population Health, della Royal College of Surgeons in Ireland University of Medicine and Health Sciences.
Il team, guidato da Edward Gregg, ha esaminato le informazioni raccolte nell’ambito dell’indagine Look AHEAD, mirata a stabilire l’effetto di un cambiamento in positivo nello stile di vita di 5145 adulti di età compresa tra 45 e 76 con sovrappeso o obesità e affetti da diabete di tipo 2.
I dati, riportano gli autori, evidenziano che le persone con remissione del diabete erano associate a un tasso inferiore del 40 per cento di malattie cardiovascolari e un rischio del 33 per cento inferiore di sviluppare malattia renale cronica. Era già noto che un’alimentazione più corretta potesse portare a un’inversione del diabete, ma in questo lavoro sono stati per la prima volta considerati gli impatti sulla salute cardiovascolare e renale dei pazienti.
Il gruppo di ricerca ha eseguito un’analisi osservativa classificando i partecipanti in base allo stato di remissione della malattia, valutando l’incidenza di problemi renali e cardiovascolari. Il campione, formato da donne per il 58 per cento, aveva un’età media di 59 anni e un indice di massa corporea medio di 35,8, correlato a obesità grave.
I soggetti sono stati seguiti per 12 anni
Stando a quanto emerge dall’indagine, le persone con remissione del diabete che avevano migliorato il loro stile di vita erano associate a un rischio del 33 per cento inferiore di sperimentare problemi renali e del 40 per cento più basso di sviluppare complicazioni cardiovascolari. L’entità della riduzione del rischio è stata maggiore per i partecipanti con evidenza di remissione a lungo termine.
Gli autori precisano che, sebbene il 18 per cento dei partecipanti avesse raggiunto la remissione dal diabete a un certo punto dello studio, a distanza di otto anni tale percentuale scendeva al tre per cento. Questo calo evidenzia la difficoltà di mantenere sotto controllo il peso corporeo.
Allo stesso tempo, però, i ricercatori hanno scoperto che raggiungimento della remissione era associato a tassi inferiori di problemi renali e cardiaci rispetto ai pazienti che non avevano mai sperimentato remissione. In caso di partecipanti con diabete di breve durata, una perdita di peso significativa era associata a migliori possibilità di remissione.
“Le associazioni che emergono dal nostro lavoro – commenta Gregg – potrebbero essere spiegate da miglioramenti post-basale di peso, forma fisica e valori ematici come colesterolo e trigliceridi. Questo è il primo lavoro volto ad associare la remissione alla riduzione delle complicanze legate al diabete, e rappresenta un risultato incoraggiante per chi riesce a raggiungere la remissione dalla malattia. Sappiamo che mantenere i risultati non è semplice, ma i dati mostrano che qualunque successo è associato a seri benefici per la salute”.