AGI – Oltre un migliaio di persone ha sfilato oggi per le vie del Quarticciolo, periferia est di Roma, in un corteo organizzato da associazioni, comitati e realtà di base. La marcia, partita dal parco Modesto da Veglia, ha attraversato luoghi simbolo dell’abbandono come il parco di Tor Tre Teste, il cantiere mai completato di un asilo nido, ma anche di rinascita sociale come la palestra popolare del quartiere.
Accanto alle rivendicazioni locali, la piazza ha scandito più volte “Palestina libera” e ha sventolato decine di bandiere, intrecciando le lotte sociali del quartiere con la solidarietà internazionale.
Zerocalcare “periferie non solo degrado”
Michele Rech, in arte Zerocalcare, ha preso parte oggi al corteo del Quarticciolo al fianco delle associazioni e delle realtà popolari del quartiere. “Quarticciolo oggi è sotto i riflettori, ma rischia che tutte le esperienze costruite in questi anni vengano spazzate via dal modello Caivano, che prevede la riqualificazione dei quartieri attraverso la polizia”, ha detto il fumettista, che da anni sostiene le realtà sociali della periferia romana. “Nei quartieri ci sono realtà che lavorano dall’interno, insieme alla comunità, e gli danno nuova vitalità: vanno valorizzate, non asfaltate”, ha ribadito Zerocalcare. Per l’autore, è fondamentale anche cambiare la narrazione: “Le periferie vengono raccontate solo con la lente del degrado o come mito del buon selvaggio. In realtà ci vivono persone normali, escluse dai servizi, che si arrangiano: raccontare questa complessità serve a chi abita i quartieri e a chi li governa”.
Elodie: “Io orgogliosa coatta di borgata”
“Quando sono in borgata mi sento in famiglia. È molto difficile quando parti da zero pensare di diventare un adulto che può stare nella società: ci tolgono la possibilità di accedere allo studio, la possibilità di credere in qualcosa, di sognare. Può sembrare una cavolata, ma in realtà è tutto: è la base per avere una vita dignitosa, per amarsi e per credere che si possa fare del bene a se stessi e agli altri”. Lo ha detto la cantante Elodie intervenendo al Quarticciolo durante l’evento organizzato dalle associazioni del quartiere.
“È bellissimo che siate cosi’ tanti oggi – ha aggiunto – perché si parte dallo stare insieme, dal confrontarsi e dal pensiero che tutti abbiamo paure e limiti. Io stessa ne ho ancora tante: non avendo studiato e non avendo creduto in me da ragazzina, ho cominciato a pensare di avere un ruolo nella società solo più tardi”.
“Oggi – ha continuato la cantante – penso di essere un’adulta con dei valori, e questo me l’ha insegnato la strada, me l’ha insegnato la borgata. Noi abbiamo dei valori e questa sera ha un senso perché ci rende orgogliosi di quello che siamo: una comunita’. Se le istituzioni non ci aiutano, la chiamata deve partire da noi, insieme, per capire di cosa abbiamo bisogno e chiederlo tutti insieme”.