AGI – “Camicia nera trionferà”: un video diffuso sui social mostra alcuni giovani intonano cori fascisti e inni al Duce nella sede di FdI a Parma. Il video sarebbe stato girato la sera del 28 ottobre, anniversario della marcia su Roma. I giovani cantano la canzone “Me ne frego”, nel video si sente la parte di testo che dice: “Se il sol dell’avvenire è rosso di colore, me ne frego di morire sventolando il tricolore! Ce ne freghiamo della galera, camicia nera trionferà. Se non trionfa sarà un macello col manganello e le bombe a man!”. Poi si sente inneggiare: “Duce, Duce”.
La Procura di Parma ha avviato un’indagine sui cori di matrice fascista. Il fascicolo è stato aperto come modello 45, quindi senza ipotesi di reato nè indagati, e si basa sulle notizie riportate dagli organi di stampa. Le verifiche sono affidate alla Digos, che dovrà accertare la fondatezza dei fatti e valutare se possano configurare un’ipotesi di reato.
La sede in questione è stata commissariata: “In accordo con i vertici nazionali del movimento, si è proceduto al commissariamento immediato della federazione provinciale di Gioventù Nazionale Parma, per motivi di incompatibilità politica. Si procederà quanto prima alla nomina di un commissario”, ha comunicato il coordinamento regionale di Gioventù Nazionale Emilia-Romagna dopo la pubblicazione del video.
Roscani: “Non c’è spazio per comportamenti antidemocratici”
“Gioventù nazionale ha provveduto immediatamente, appena appreso il fatto, a commissariare la Federazione provinciale di GN di Parma, comunicandolo con una nota nelle prime ore del mattino e ben prima della pubblicazione del video”, precisa il deputato FdI, Fabio Roscani, presidente di Gioventù Nazionale.
“Abbiamo dimostrato con chiarezza e nettezza come si agisce di fronte a questi episodi, ribadendo che non c’è spazio nel nostro movimento per comportamenti incompatibili con i valori della libertà e della democrazia”, spiega.
“Allo stesso tempo non accettiamo lezioni dalla sinistra e aspettiamo ancora dai vertici nazionali del Partito democratico, che fino ad oggi non hanno detto una parola di condanna o preso le distanze, quando giovani esponenti del Pd si facevano fotografare con indosso magliette inneggianti alle Brigate Rosse”, conclude Roscani.
I dem: “fatto grave, Meloni condanni”
“Questa volta la matrice è chiara, giovani inneggiano al duce in una sede di FdI. Per questo chiediamo alla premier Meloni di condannare senza esitazione un episodio grave che offende una città e la storia di un Paese”, affermano infatti i capigruppo dem al Senato e alla Camera, Francesco Boccia e Chiara Braga.
“Meloni – insistono – dovrebbe ricordare ai suoi, soprattutto ai più giovani, che governa democraticamente eletta perché qualcuno combattè il fascismo, anche a costo della vita. E dovrebbe ricordare ai suoi giovani, di cui va tanto fiera, che la Costituzione su cui ha giurato è nata dalla Resistenza e dalla lotta di liberazione dal nazifascismo”.
Critiche anche dalla senatrice Pd Sandra Zampa: “è intollerabile che ciò accada e che sia purtroppo una pratica diffusa da parte dei militanti di FdI, senza che i vertici del partito e la stessa premier smentiscano o prendano le distanze. La cultura fascista – aggiunge – attraversa ancora la base del principale partito al governo dell’Italia, come la fiamma è ancora nel suo simbolo”. “Ricordiamo a Giorgia Meloni di aver giurato sulla Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla lotta antifascista: per quanto ancora potrà tacere e acconsentire?”.
“A Parma – attacca poi l’europarlamentare Sandro Ruotolo – nella sede di Fratelli d’Italia, nella ricorrenza della marcia su Roma, si inneggia al Duce, si cantano cori fascisti. Allora, ricordiamolo: quella fiamma nel simbolo di Fratelli d’Italia non è solo un richiamo grafico, è un’eredità. E dietro il tentativo di ‘ripuliturà di una destra che vuole stare nei salotti della democrazia, riaffiora sempre la verità: le radici non mentono. E quindi, presidente Meloni, che fa stavolta? Tace o condanna? Prende provvedimenti verso i suoi militanti, oppure fa finta di nulla come sempre?”.



