AGI – “Farò il mio dovere e non sarò un problema”, ha dichiarato il primo ministro incaricato Sebastien Lecornu. Pur accogliendo con favore il desiderio espresso da alcuni parlamentari, in particolare all’interno del suo precedente governo, di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027, ha chiesto di non essere “prigioniero di appetiti di parte”, cosa che aveva già denunciato annunciando le sue dimissioni lunedì. “Questo governo deve essere libero, cioè con sensibilità di parte, ma non imprigionato dai partiti”, ha dichiarato. Ha anche affermato di “rispettare” la decisione di Bruno Retailleau di non partecipare al governo, assicurando che “non ne avrebbe mai parlato male”.
“Tutti i dibattiti sono possibili”, anche sulla riforma delle pensioni – ha poi assicurato Lecornu -. Ve l’ho detto, credo che tutti i dibattiti sono possibili purché si inseriscano in un quadro reale e realistico, anche sulle questioni di bilancio“. Sulla riforma delle pensioni, di cui il Partito Socialista chiede la sospensione “immediata” come condizione per non censurare il suo governo, il primo ministro ha semplicemente affermato di ritenere, come aveva già dichiarato a Le Parisien, che “non sia finita”.
LR: sostegno senza partecipazione
I senatori di LR sono favorevoli al “sostegno senza partecipazione” nel governo di Sebastien Lecornu: lo ha assicurato il loro leader Mathieu Darnaud durante una riunione della segreteria politica del partito, parlando a loro nome. “Siamo favorevoli al sostegno testo per testo“, ha aggiunto il senatore, ritenendo che “non siano state soddisfatte tutte le condizioni” per l’ingresso di Les Republicains nel prossimo esecutivo. Questa posizione, non condivisa da molti deputati del partito, ha continuato a essere dibattuta all’interno degli organi di LR.
Il veto di Bruno Retailleau
“Questo governo non s’ha da fare”. Ancora una volta il presidente dei Repubblicani, Bruno Retailleau, chiude la porta a un esecutivo guidato da Lecornu. Lo aveva fatto la settimana scorsa, tanto da spingere il premier incaricato di nuovo a dimissioni lampo 14 ore dopo avere annunciato la sua squadra. E lo ha ripetuto oggi, dopo che il presidente Emmanuel Macron ha rinnovato la fiducia al premier uscente.
“Non dobbiamo arrivare a questo governo”, ha chiarito Retailleau parlando agli eletti di LR riuniti in videoconferenza per decidere come procedere, riferisce Le Figaro. “Ho capito ieri sera che con un governo Sebastien Lecornu II, Emmanuel vuole riprendere il controllo come primo ministro. Vuole essere un primo ministro a tempo pieno“, ha detto.
Dunque LR non dovrebbe sostenerlo. “Per me è chiaro ed è grave. Emmanuel Macron agisce come se non ci fossero state elezioni legislative e uno scioglimento a tutti i francesi. È una ferita alla democrazia“, ha insistito. I conservatori però potrebbero tornare a spaccarsi: più d’uno è apparso disponibile ad appoggiare Lecornu.