AGI – Una singola dose di psilocibina, un composto psichedelico naturale estratto da funghi, potrebbe avere implicazioni positive nel trattamento a lungo termine della depressione maggiore e dell’ansia in pazienti affetti da cancro. Lo rivela uno studio clinico di fase 2 condotto da Manish Agrawal, di Sunstone Therapies, pubblicato sulla rivista Cancer dell’American Cancer Society, edita da Wiley.
Lo studio ha coinvolto 28 pazienti oncologici con diagnosi di disturbo depressivo maggiore, ai quali è stato somministrato un supporto psicologico da un terapeuta prima, durante e dopo la somministrazione di una singola dose di 25 mg di psilocibina.
I risultati clinici ottenuti durante interviste condotte fino a due anni dopo il trattamento hanno mostrato che 15 pazienti, il 53,6%, hanno sperimentato una riduzione significativa dei sintomi depressivi, mentre 14 pazienti, il 50%, hanno raggiunto una remissione sostenuta della depressione. Inoltre, 12 pazienti, il 42,9%, hanno riportato una riduzione dell’ansia a lungo termine.
Attualmente è in corso uno studio randomizzato, in doppio cieco, che confronta l’efficacia di una o due dosi da 25 mg di psilocibina rispetto al placebo, con l’obiettivo di aumentare la percentuale di pazienti oncologici che raggiungono la remissione di depressione e ansia. “Se i risultati di questo studio confermeranno quelli preliminari, la psilocibina potrebbe diventare un trattamento sempre piu’ diffuso per la depressione nei pazienti oncologici”, ha detto Agrawal.
La ricerca rappresenta un passo importante verso l’adozione di terapie psichedeliche integrate con supporto psicologico per alleviare in modo duraturo i sintomi psichiatrici associati al cancro, offrendo nuove speranze a pazienti che spesso affrontano sfide emotive e psicologiche significative.