domenica, Ottobre 6, 2024
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La siccità sta mettendo in ginocchio i fiumi dell’Amazzonia

AGI – Il Servizio geologico brasiliano (Sgb) lancia l’allarme per una siccità record che ha abbassato drasticamente i livelli di molti dei fiumi del bacino amazzonico, con conseguenze gravose sulla vita quotidiana delle popolazioni. Uno fra i tanti è il fiume Madeira, un importante affluente del Rio delle Amazzoni, sceso a soli 48 cm nella città di Porto Velho, in calo rispetto a una media di 3,32 metri, secondo i dati ufficiali. Anche il fiume Solimoes è sceso al livello più basso mai registrato a Tabatinga, al confine tra Brasile e Colombia. L’agenzia brasiliana di monitoraggio dei disastri naturali Cemaden ha descritto l’attuale siccità come la “più intensa e diffusa” mai censita. È particolarmente preoccupante perché è peggiorata relativamente presto nella stagione secca dell’Amazzonia, che in genere va da giugno a novembre. Di conseguenza, la situazione in Amazzonia potrebbe non migliorare significativamente per alcuni mesi, in una regione che è fondamentale nella lotta globale contro il cambiamento climatico, oltre a essere una ricca fonte di biodiversità.

 

In primo luogo, il bacino amazzonico riceve in genere meno precipitazioni rispetto al passato tra giugno e novembre, poiché i modelli climatici cambiano. In secondo luogo, le temperature più elevate aumentano l’evaporazione da piante e terreni, che perdono quindi più acqua. Nel 2023, il bacino amazzonico ha subito la sua siccità più grave in almeno 45 anni, che gli scienziati del gruppo World Weather Attribution hanno scoperto essere stata resa molto più probabile dal cambiamento climatico. L’anno scorso, la siccità è stata anche peggiorata dal modello meteorologico naturale noto come El Nino, che tende a rendere l’Amazzonia piu’ calda e secca del normale. Da allora El Nino è terminato, ma le condizioni di siccità sono persistite.

 

Un altro fattore nelle siccità amazzoniche è la deforestazione. Circa un quinto della foresta pluviale è andato perso negli ultimi 50 anni, per far posto all’agricoltura, ma non solo. Questi alberi forniscono resilienza contro la siccità perché aiutano ad aumentare le precipitazioni rilasciando umidità nell’aria dalle loro foglie. Senza di loro, l’Amazzonia è più vulnerabile. Il presidente Luiz Inacio Lula da Silva si è impegnato a fermare completamente la deforestazione entro il 2030. Ma l’attuale siccità, che ha contribuito alla diffusione degli incendi, evidenzia alcune delle sfide nel limitare l’ulteriore perdita di foreste. I bassi livelli d’acqua nei principali fiumi della regione stanno anche avendo un impatto grave sulla vita della popolazione locale, che fa affidamento su di essi per la navigazione. Secondo Cemaden, la scorsa settimana c’erano più di 100 comuni che non vedevano pioggia da più di 150 giorni. I residenti di Manacapuru, sulle rive del fiume Solimoes, hanno difficoltà a far arrivare rifornimenti vitali, tra cui cibo e acqua potabile, alla citta’ visto che le barche non riescono più a navigare, come documentato da un reportage della Bbc.  

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