venerdì, Giugno 6, 2025
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La Ue striglia gli Stati: “Un anno per spendere 335 miliardi del Pnrr”

AGI – Sono 335 i miliardi di euro che devono ancora essere erogati con i finanziamenti previsti nei vari Pnrr nazionali, di cui circa 155 miliardi di euro in sovvenzioni e 180 miliardi di euro in prestiti. In una comunicazione adottata oggi, che fa il punto sull’attuazione dello Strumento di ripresa e resilienza (Rrf), la Commissione europea chiede agli Stati membri di accelerare nell’attuazione dei piani nazionali e di rispettare la scadenza per il completamento di tutte le tappe e gli obiettivi entro il 31 agosto 2026. Il termine ultimo per la presentazione dell’ultima richiesta di pagamento da parte degli Stati membri, comprensiva di tutte le prove necessarie per la valutazione, è invece il 30 settembre 2026. La Commissione dovrà poi effettuare i pagamenti entro il 31 dicembre 2026.

Nella comunicazione, gli Stati membri sono invitati a rivedere i loro piani nazionali in modo da includere solo le misure realizzabili entro il 31 agosto 2026 ed esplorare misure alternative per utilizzare le allocazioni finanziarie rimanenti. Per aumentare il ventaglio di opzioni a disposizione degli Stati membri, la Commissione invita inoltre il Parlamento europeo e il Consiglio a finalizzare rapidamente i negoziati legislativi sul regolamento sul programma europeo per l’industria della difesa (Edip) e a introdurre una disposizione che faciliti i contributi volontari all’Edip sostenuti dall’Rrf. 

Alla fine di maggio, precisa la Commissione europea, le erogazioni hanno raggiunto i 315 miliardi di euro (49% del totale) per il raggiungimento di 2218 traguardi e obiettivi, relativi a 1.145 riforme e 1.073 investimenti. Oltre il 31% di tutte le tappe e gli obiettivi sono stati valutati dalla Commissione come raggiunti, e gli Stati membri hanno segnalato un ulteriore 21% come completato. Sono quindi più di 4.300 i traguardi e gli obiettivi (su 7.105) che devono ancora sottoposti alla valutazione.

Per ridurre i ritardi, l’esecutivo Ue chiede di:

  • aumentare le misure esistenti;
  • sostenere la creazione di strumenti finanziari per incentivare gli investimenti privati;
  • trasferire i fondi al Comparto degli Stati membri di InvestEu;
  • suddividere i progetti del Rrf per continuarli con fondi nazionali o altri fondi Ue;
  • ridurre i progetti che hanno ottenuto un numero eccessivo di sottoscrizioni o ridimensionare la dotazione di prestiti.

Inoltre, viene consigliato di sostenere gli apporti di capitale nelle banche e istituzioni nazionali di promozione; sostenere i contributi nazionali al futuro Programma europeo per l’industria della difesa (Edip); sostenere i contributi nazionali ai programmi Ue per le comunicazioni satellitari.

Allo stesso tempo, i piani rivisti dovranno continuare a rispettare i criteri di valutazione stabiliti dal regolamento Rrf per garantire che i piani continuino a sostenere gli Stati membri nell’affrontare le loro esigenze specifiche, che siano stanziati fondi sufficienti per la transizione verde e digitale, che sia rispettato il principio “do no significant harm” per non arrecare nessun danno significativo all’ambiente, e che gli interessi finanziari dell’Unione siano protetti.  

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