AGI – Come emerso da recenti dati ISPRA, il settore energetico è responsabile di oltre l’80% delle emissioni di gas serra in Italia, e circa un quinto è dovuto alla sola produzione di energia. E mentre a livello globale, nel 2024, la domanda di energia è cresciuta a un ritmo superiore alla media dell’ultimo decennio (+ 2,2%), appare ormai chiara una realtà: la sfida della decarbonizzazione passa, necessariamente, da una gestione più efficiente dell’energia.
Le tecnologie digitali – dall’Internet of Things (IoT) all’Intelligenza artificiale, fino ai sistemi avanzati di gestione energetica – possono giocare, in questo campo, un ruolo decisivo. Consentono infatti di ottimizzare consumi e produzione, di integrare meglio le fonti rinnovabili e di costruire una governance energetica più intelligente, interconnessa e sostenibile. E tutto questo, in linea con i principi della sostenibilità digitale.
Tecnologie al servizio di un’energia più efficiente
Il digitale può intervenire in tutte le fasi della filiera energetica, fornendo strumenti per monitorare, analizzare e ottimizzare i flussi in tempo reale, riducendo gli sprechi e migliorando le performance complessive.
IoT: dati in tempo reale per reti più efficienti
Grazie a sensori IoT installati negli impianti e nelle reti di produzione e distribuzione, è possibile raccogliere informazioni precise su consumi e condizioni operative. Questi dati, analizzati istantaneamente, permettono di individuare inefficienze e anomalie, e di intervenire subito. Sistemi di supervisione e controllo integrati consentono anche regolazioni automatiche, ad esempio bilanciando la domanda o modulando la produzione da fonti rinnovabili intermittenti come sole e vento.
Intelligenza artificiale e previsioni di consumo
L’Intelligenza artificiale, poi, è in grado di elaborare grandi quantità di dati per prevedere – tramite modelli predittivi – la domanda e il rendimento degli impianti. Algoritmi di machine learning, ad esempio, possono anticipare picchi di consumo o suggerire strategie per risparmiare energia. Nell’industria, questo significa pianificare meglio i cicli produttivi, ottimizzare l’uso delle macchine e ridurre gli sprechi.
Smart grid: reti che si adattano
Le reti energetiche tradizionali stanno diventando “intelligenti”, evolvendo nelle cosiddette Smart Grid: infrastrutture digitali che gestiscono l’energia in modo bidirezionale. Integrando sistemi di comunicazione e controllo avanzato, queste reti facilitano l’integrazione delle rinnovabili distribuite, lo stoccaggio e l’autoconsumo. Il risultato è un servizio più stabile, minori perdite e una gestione più sicura dell’aumento di energia da eolico e fotovoltaico.
Consumatori protagonisti: case e comunità intelligenti
Anche i cittadini, grazie alla tecnologia, possono diventare attori attivi del sistema energetico. Contatori intelligenti e app permettono di monitorare i propri consumi in tempo reale, e di ricevere dei suggerimenti personalizzati. Inoltre, è sempre più frequente oggi la nascita di comunità energetiche, in cui piccoli produttori e consumatori condividono energia in modo locale e sostenibile.
Blockchain per trasparenza e fiducia
Anche la blockchain sta trovando applicazione nel settore energetico, garantendo tracciabilità e trasparenza delle transazioni energetiche. Può certificare l’origine rinnovabile dell’energia e sostenere il mercato dei certificati verdi, creando, nel complesso, un ecosistema più affidabile e attrattivo per gli investimenti sostenibili.
Un cambiamento che richiede visione
La digitalizzazione è un alleato indispensabile per costruire un sistema energetico più efficiente e a basse emissioni. Tuttavia, il potenziale delle nuove tecnologie può concretizzarsi solo con un approccio sistemico: servono investimenti mirati, normative che incentivino l’innovazione e una cultura diffusa della sostenibilità digitale. Solo così sarà possibile accelerare la transizione verso una gestione energetica più intelligente, resiliente e capace di affrontare la sfida globale della decarbonizzazione.