AGI – È qui la festa. La Vuelta è ufficialmente partita dalla Reggia di Venaria, il complesso barocco alle porte di Torino che ha salutato gli oltre 180 ciclisti della corsa spagnola. È una prima assoluta per il Piemonte e l’Italia, per l’occasione alla Reggia si è riunito un pezzo di mondo: tante le bandierine da Brasile, Uruguay, Australia, Danimarca e ovviamente Spagna e Italia.
Una festa appunto, per appassionati di ciclismo e non. Soprattutto, un entusiasmo che il presidente della Regione, Alberto Cirio, spera di prolungare annunciando una nuova candidatura: “Vogliamo ospitare anche i Mondiali di ciclismo perché il Piemonte lo deve a Fausto Coppi, ma anche alla meraviglia delle sue montagne e dei suoi percorsi, oltre che di tutto quello che è il cicloturismo – ha detto – Questi eventi per noi sono investimenti, il ritorno per il Piemonte è di 4-5 volte superiore all’investimento fatto, vuol dire che per ogni euro che noi investiamo su queste cose ne tornano 4-5 nelle tasche del turismo piemontese. Questa è l’economia del Piemonte, un Piemonte che vive di turismo ormai al di sopra del 10% del proprio Pil”.
Le ambizioni di Filippo Ganna
La gente risponde con entusiasmo, lo si capisce dagli applausi che arrivano spontanei ogni volta che ciascuno dei protagonisti della Vuelta fa passerella con la sua bici vicino al pubblico. Gli italiani più di tutti sentono il calore degli appassionati.
Uno di questi è Filippo Ganna: “Il mio obiettivo è divertirmi e far divertire il pubblico e, perché no, vincere sarebbe anche bello. Dopo il Tour forse mi sento anche meglio, quella del Tour era una pagina da chiudere, non è stato facile. Mi sembra una cosa buona trovare nuove emozioni e nuovi obiettivi per la stagione – ha detto – L’abbraccio di Torino è stato bello, anche il Giro era già partito da qua che è sempre uno scenario stupendo, c’è una bella atmosfera, vedere così tanti appassionati di bici fa bene”.
Alla partenza c’era anche Alberto di Monaco in un simbolico passaggio di consegne, visto che nel 2026 la corsa spagnola prenderà avvio dal Principato. Ma oggi la Vuelta è in Piemonte per la prima tappa fino a Novara, lunga 183 km. I primi 13,5 km sono stati percorsi “in passerella” fino al Motovelodromo di corso Casale, davanti al monumento a Fausto Coppi.
Da qui c’è stata la partenza lanciata alla volta di San Mauro, Castiglione, Gassino, San Raffaele Cimena e Castagneto Po. Si prosegue poi verso Chivasso attraversando Montanaro, Caluso, Candia Canavese, Mercenasco, Strambino, Romano Canavese e Ivrea, per quanto riguarda l’area metropolitana torinese.
Torino si illumina per la Vuelta
La città di Torino si è agghindata a festa, questa sera la Mole Antonelliana e i ponti sul Po si illuminano di rosso per omaggiare la “Salida Oficial“, mentre sotto i portici di via Po è allestita la mostra fotografica con le immagini delle ultime edizioni della Vuelta.
Lasciata la Città Metropolitana di Torino, il serpentone di ciclisti prosegue attraversando il Biellese, per entrare poi nella provincia di Vercelli e dirigersi verso Novara. Complessivamente, la corsa toccherà 139 comuni piemontesi attraverso la seconda tappa Alba-Limone Piemonte, la terza San Maurizio Canavese-Ceres e la quarta Susa-Voiron.