lunedì, Luglio 7, 2025
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L’affondo di Schwazer: “Mi dispiace che la marcia stia per scomparire”

AGI – “La disciplina della marcia sta per scomparire e questo mi dispiace molto. In pochissimi anni è stato fatto tutto per ridimensionarla dai Mondiali alle Olimpiadi. La marcia è una disciplina di resistenza, e la resistenza ha un suo fascino, spettacolarizzare la marcia è un errore come anche la nuova staffetta mista”. Alex Schwazer, campione olimpico della 50 chilometri di marcia a Pechino 2008 ma anche due volte bronzo mondiale sulla 50 km, dialoga con AGI sul forte ridimensionamento della marcia nelle grandi manifestazioni internazionali iniziato con la cancellazione della distanza più lunga tanto cara, per i tanti trionfi e medaglie, all’atletica leggera italiana.

Secondo Schwazer, “anziché ridurre la distanza, bisognerebbe allungare il chilometraggio, a me lo sprint non mi interessa, io sono diventato un marciatore perché durante una 50 km può accadere di tutto mentre in un 5000 metri su pista chi è al comando negli ultimi 100 metri sa già che ha vinto, nella marcia no, negli ultimi 3 chilometri può accadere di tutto”.

Il ritorno alle gare

Sul rientro alle competizioni, seppur a livello di master, il marciatore di Vipiteno dice, “continuo ad allenarmi, dipende sempre dagli impegni di lavoro, in pausa pranzo cerco di fare il mio allenamento di marcia, tre-quattro volte la settimana ma non più di 50 minuti, in autunno mi piacerebbe fare un’altra gara ma non ho obiettivi cronometrici”. ù

Schwazer ora non è più allenato da Sandro Donati ma da Domenico Pozzovivo, ex ciclista professionista. “I primi contatti con Sandro risalivano al gennaio-febbraio del 2015, lui andava conquistato, non bastava la fiducia, bisognava dimostrare con i fatti ma poi mi ha dato tutto, per lui allenare è una passione non un lavoro e questo aspetto mi è piaciuto tantissimo – racconta Alex -. Ora mi confronto molto con Domenico, è una persona molto colta che mi aiuta nell’allenamento”. 

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