AGI – “La Russia ha trasformato lo spazio in un campo di battaglia, usandolo per invadere, terrorizzare e uccidere. Non possiamo lasciare l’orbita ai nemici né restare indietro rispetto agli alleati”. Lo ha affermato dal palco degli Stati Generali di Frascati il commissario europeo per la Difesa e lo Spazio Andrius Kubilius, ricordando che anche un volo su cui viaggiava con Ursula von der Leyen è stato colpito da interferenze satellitari. “In meno di un anno – ha aggiunto – 50mila voli in Europa hanno subito disturbi ai sistemi di navigazione”.
Il commissario ha denunciato anche episodi di attacchi russi condotti grazie a tecnologie satellitari, citando il bombardamento che a Yalova ha provocato oltre 20 vittime civili: “Lo spazio è ormai parte integrante della guerra: serve dotarsi di sistemi autonomi per guidare aerei, droni e missili, garantire comunicazioni sicure e rafforzare la capacità di difesa europea”, ha sottolineato. A margine dell’evento, Kubilius rispondendo a una preoccupazione per eventuali nuovi attacchi dopo l’episodio dei droni russi nello spazio aereo polacco ha affermato: “Abbiamo visto, all’inizio della guerra, le attività russe nello spazio, quando hanno distrutto dei satelliti. Per questo stiamo costruendo le nostre capacità molto velocemente, sia sul terreno che nello spazio”. Poi ha parlato dell’incontro avvenuto questa mattina con il ministro della Difesa Guido Crosetto: “Sta facendo un ottimo lavoro – ha detto -. Abbiamo parlato dei progetti europei che dobbiamo sviluppare affinché l’Europa sia pronta per la difesa e in grado di evitare qualsiasi tipo di aggressione”, ha concluso.
Aumento degli investimenti europei
Per Kubilius “l’Europa deve quintuplicare gli investimenti in difesa e spazio, portando il budget a 131 miliardi di euro”. Tre, a duo parere, tre priorità strategiche: potenziare l’osservazione orbitale e le comunicazioni sicure, proteggere le infrastrutture spaziali da attacchi e sviluppare maggiore autonomia nel trasporto orbitale. Kubilius ha ringraziato l’Agenzia spaziale europea, definita partner chiave dell’Unione nello sviluppo delle capacità spaziali. “Proprio grazie a questa collaborazione, ha spiegato, verranno introdotti nuovi servizi militari: dalla costellazione Iris2 per le comunicazioni sicure al potenziamento di Galileo con un servizio regolato pubblico per la navigazione, un cambio di passo assoluto per i nostri soldati sul campo”.
Sul fronte del lancio di satelliti, il commissario ha sottolineato che “servono nuovi vettori e tecnologie riutilizzabili per garantire autonomia all’Europa. Lo spazio – ha concluso -, è ormai parte integrante della difesa: dobbiamo attrezzarci per non restare indietro e proteggere i nostri cittadini”.
Ruolo dell’Agenzia Spaziale Europea
“L’Agenzia Spaziale Europea sarà al servizio dello sviluppo di nuovi programmi spaziali per la sicurezza e la difesa”. Lo ha detto il direttore generale dell’Esa, Josef Aschbacher, anche lui intervenuto agli Stati Generali su Difesa, Spazio e Cybersecurity a Frascati.
“L’ESA lavora nella cooperazione civile, ma collabora anche a progetti per la sicurezza e la difesa, come Galileo che nasce per scopi civili ma fornisce anche un segnale specifico per la difesa. Abbiamo la capacità di farlo, ha spiegato. La nuova situazione geopolitica – ha continuato il dg dell’Esa parlando dei conflitti – rende urgente e necessario poter cooperare con i programmi per la sicurezza. L’Europa è stata timorosa nella difesa delle sue capacità e della sua indipendenza, ma oggi sicurezza e difesa sono diventate priorità. Il nostro obiettivo è lanciare i primi satelliti della costellazione Ers entro il 2028. Siamo tutti sulla stessa barca: lavoriamo per la sicurezza dei cittadini europei e per il futuro del continente”, ha concluso.
Lo spazio come dominio di difesa
Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, “lo spazio non è più soltanto un dominio scientifico e tecnologico, ma è ormai difesa, difesa dallo spazio e difesa dello spazio. Nel passato lo spazio era appannaggio esclusivo degli Stati, oggi i privati hanno un ruolo crescente come dimostrano anche gli Stati Uniti, ed è per questo che l’Italia si è dotata della sua prima legge nazionale sullo spazio, regolamentando anche le attività delle imprese”, ha ricordato il ministro.
Urso ha avvertito che “gli investimenti devono essere fatti il prima possibile su una costellazione autonoma europea, perché le grandi costellazioni statunitensi ci mostrano quanto questo terreno sia decisivo nella nuova geopolitica globale”. E ha aggiunto: “I governi europei hanno l’obbligo di garantire all’Europa la sua autonomia strategica, a cominciare proprio dallo spazio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte, con una filiera industriale in grado di operare a 360 gradi, dalle grandi aziende alle piccole e medie imprese che hanno dimostrato il loro valore”, ha concluso.