AGI – E’ la prima opera che visitatori, funzionari e diplomatici trovano una volta entrati nell’area delle Nazioni Unite, a New York: è la sfera dentro la sera, di Arnaldo Pomodoro, scomparso a Milano il 22 giugno, appena un giorno prima di compiere 99 anni. Le sfere di bronzo hanno segnato tutta la sua carriera artistica: si scompongono, si “rompono” e si aprono davanti allo spettatore. In quelle che dominano il piazzale delle Nazioni Unite le sfere sono compenetrate a indicare la complessità del mondo.
Pomodoro disse di quest’opera: “Riflette e accoglie l’ambiente con il suo complesso insieme di immagini che possono essere interpretate sia in chiave umanistica che tecnologica: un guscio esterno liscio squarciato da forme interne complesse. Introdotta in un momento opportuno, la scultura vuole essere una metafora dell’arrivo di un nuovo millennio, una promessa di rinascita per un mondo meno travagliato e distruttivo.”
Il dono, che risale al 1996, venne presentato dal ministro degli Esteri Lamberto Dini, e accettato, a nome delle Nazioni Unite, dal segretario generale Boutros Boutros-Ghali. Alla cerimonia, il 21 novembre ’96, parteciparono, tra gli altri, l’artista e il rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite, l’ambasciatore Paolo Fulci.