AGI – “Non c’è carità senza giustizia”. La frase è scolpita su una lastra di marmo, collocata sul pavimento della basilica dei Santi XII Apostoli. Indica il punto esatto sotto al quale, riposano le spoglie mortali di don Luigi Di Liegro. Alle ore 15 è avvenuta la traslazione del corpo del sacerdote morto il 12 ottobre 1997 e finora sepolto al Cimitero del Verano.
Il rito dell’accoglienza del feretro nella basilica del centro storico è stato guidato dal cardinale vicario Baldo Reina. Erano presenti, tra gli altri, il vescovo Renato Tarantelli Baccari, vicegerente della diocesi; alcuni familiari e amici della Fondazione Don Luigi Di Liegro ETS.
In occasione del 28esimo anniversario della scomparsa, sabato 11 ottobre, alle ore 18, nella stessa basilica, il cardinale Reina presiederà la celebrazione eucaristica. L’evento sarà impreziosito dalle esecuzioni del Coro di voci bianche Pueri Cantores e del Coro Polifonico Cantoria Nova Romana della Civica Scuola delle Arti di Roma, sotto la direzione artistica di Annalisa Pellegrini.
“La vita e il servizio pastorale di don Luigi Di Liegro – osserva il cardinale Reina – rimangono per tutti i cristiani di Roma un luminoso esempio al quale guardiamo con interesse per accostarci alle povertà e alle sfide del tempo presente con fiducia e speranza. Per questo motivo, d’intesa con i familiari, oggi procederemo alla traslazione della sua salma dal cimitero del Verano alla basilica dei Santi XII Apostoli, dove ogni anno si celebra una Messa in occasione dell’anniversario della sua morte. In questo modo i fedeli potranno onorare le sue spoglie mortali e conoscere ancora meglio la sua vita, le sue opere e il generoso servizio ai poveri e a tutta la diocesi di Roma. Accompagniamo con la preghiera questo passaggio affinché il Signore susciti in tutti il desiderio di una vita santa e di una testimonianza piena nella verità e nella carità”.
“Monsignor Luigi Di Liegro ha servito la Chiesa di Roma per quarantacinque anni – ricorda Luigina Di Liegro, segretario generale della Fondazione Don Luigi Di Liegro ETS -, prima come viceparroco di San Leone Magno al Prenestino, poi come direttore del Centro Pastorale per l’animazione della comunita’ cristiana e i servizi socio-caritativi della diocesi, infine, dal 1979, come primo direttore della Caritas diocesana, oltre che come guida della comunità di Santa Maria del Ponte e San Giuseppe a Centro Giano. L’ha fatto mettendo in pratica il Vangelo, lasciando una testimonianza fatta di fede e di opere. Il nostro auspicio è che la sua memoria possa rappresentare per la Chiesa e per tutti coloro che si adoperano per la giustizia e la promozione umana un incoraggiamento a credere sempre nelle ragioni della speranza e dell’impegno”.
Un prete accanto agli ultimi
Don Luigi Di Liegro, nato a Gaeta il 16 ottobre 1928, è stato una figura cardine della Chiesa romana e un instancabile difensore degli ultimi. Ordinato sacerdote nel 1953, ha dedicato oltre 45 anni al servizio pastorale, distinguendosi per il suo impegno sociale e la profonda attenzione verso gli emarginati. Fu il primo direttore della Caritas diocesana di Roma, che guidò dal 1979, trasformandola in un punto di riferimento per l’assistenza ai poveri, ai senzatetto e ai malati.
Creò strutture come l’ostello alla Stazione Termini e centri di ascolto per chi viveva ai margini. Il suo pensiero, radicato nel Vangelo, denunciava l’esclusione sociale e promuoveva la solidarietà come risposta alla disuguaglianza. “Non si può amare senza sporcarsi le mani”, diceva. Morì il 12 ottobre 1997, lasciando un’eredità spirituale e civile che ancora oggi ispira chi si batte per la giustizia e la dignità umana.
Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell’Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone