martedì, Novembre 11, 2025
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

Le tigri affamate dell’Amur seminano il panico tra la popolazione

AGI – Quasi estinte alla metà del secolo scorso, le tigri di Amur sono tornate a popolare le steppe siberiane. E a seminare il panico nella popolazione. Sempre più affamate, in un ecosistema sconvolto da epidemie e disboscamento, le tigri si avvicinano pericolosamente, anche per sé stesse, agli uomini. Lo rivela il Guardian che ai meravigliosi felini, tra i più grandi al mondo, ha dedicato un lungo reportage.

Negli ultimi mesi, le tigri siberiane si sono avventurate di frequente vicino a centri abitati. Complice la notte, hanno prima attaccato cani da guardia, poi hanno preso coraggio e sono passate ad animali di grande stazza, come i cavalli. Poi agli uomini. È toccato a un taglialegna di Khabarovsk, a un uomo che nel buio pescava nel ghiaccio Primorsky e poi, sempre a Primorsky, a un taglialegna: tutti sbranati. Secondo Novaya Gazeta, è stato un numero di incidenti record.

Cause della fame e del cambiamento di comportamento

Per anni, la tigre di Amur, conosciuta anche come la tigre siberiana, si era vista così raramente nell’estremo oriente della Russia, al confine con la Cina, da essere considerata un fantasma della foresta. Dal 2020, invece, i felini hanno iniziato a uscire dalle foreste con frequenza sempre maggiore. Colpa, secondo gli esperti, innanzitutto dell’epidemia di peste suina africana che ha fatto strage tra i cinghiali e li sta portando verso l’estinzione. Gli scienziati parlano di un disastro ecologico, con impatto notevole sulla catena alimentare. A pagarne le conseguenze sono anche le tigri siberiane per cui i cinghiali erano fonte di cibo principale, particolarmente popolare tra le femmine con i cuccioli. Il virus è probabilmente arrivato da oltre confine, dalla Cina, dove milioni di maiali sono morti dopo un focolaio iniziato nel 2018. Il bracconaggio dei cervi e l’aumento del disboscamento hanno fatto il resto. Le tigri di Amur affamate si spingono fuori dal loro territorio abituale, con inevitabili conseguenze per gli umani ma anche per i felini stessi.

Aumentano le uccisioni e catture di tigri

Tra ottobre 2024 e settembre di quest’anno, almeno 17 tigri sono state uccise e 27 catturate, di cui tre in seguito morte. “Le tigri hanno fame. Questo è il motivo per cui stiamo vedendo questi incidenti”, dice un esperto di tigri Amur, che ha parlato al Guardian in forma anonima. Poiché la conservazione delle tigri è sempre più politicizzata in Russia, alcuni esperti temono di parlare pubblicamente sulla questione. E la ragione è probabilmente che dietro al recente ripopolamento delle tigri c’è il presidente russo Vladimir Putin in persona. Nel 2008, il presidente si era impegnato in prima persona negli sforzi di conservazione della tigre di Amur. Ufficialmente, secondo le autorità ci sono circa 750 esemplari in natura, un aumento significativo rispetto agli anni Quaranta del secolo scorso quando se ne contavano una quarantina. Dal 2010 al 2024 sono stati registrati 20 attacchi contro l’uomo, con sette morti e 13 feriti.

 ​ Read More 

​ 

VIRGO FUND

PRIMO PIANO