AGI – Le truppe israeliane hanno condotto “operazioni mirate” tra i principali ospedali di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce un portavoce dell’Idf. “Le forze di difesa di Israele hanno effettuato operazioni mirate contro l’organizzazione terroristica Hamas a Khan Younis. L’intelligence dell’esercito indica che i terroristi di Hamas stanno operando dall’interno e nei dintorni degli ospedali Naser e Al Amal”, riferisce il portavoce. Da tre giorni il Ministero della Salute di Hamas a Gaza denuncia che i soldati israeliani assediano le strutture “paralizzandole completamente mentre commettono crimini di genocidio e impediscono il movimento delle ambulanze”.
Gli ospedali si troverebbero “senza cibo e senza sicurezza“. Una versione rigettata dall’Idf, secondo cui i soldati israeliani “sono stati in contatto con i direttori degli ospedali e col personale medico, per telefono e sul campo, per garantire che gli ospedali possano restare operativi e accessibili”, dando la facoltà di abbandonare le strutture attraverso un corridoio predisposto allo scopo. La Francia ha “condannato” l’attacco. “I siti delle Nazioni Unite e il personale umanitario, il cui lavoro è indispensabile alle popolazioni civili di Gaza, devono essere assolutamente protetti”, afferma il Ministero degli Esteri francese in un comunicato in cui invita Israele a “conformarsi al diritto internazionale umanitario”. Nell’attacco si registrano 13 vittime.
I direttori del Mossad e della CIA incontreranno nei prossimi giorni il primo ministro del Qatar in Europa per discutere di un cessate il fuoco temporaneo nella Striscia di Gaza e del rilascio degli ostaggi. Lo riportano i media israeliani citando due funzionari informati dell’incontro. Il direttore della CIA William Burns e il capo del Mossad David Barnea avranno un meeting con il primo ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Sheikh Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, per discutere del rilascio dei rimanenti 132 ostaggi presi il 7 ottobre.
All’incontro parteciperà anche il capo dell’intelligence egiziana Abbas Kamel, ha detto una fonte. Il canale israeliano Channel 12 ha riferito che sarà presente anche il capo dello Shin Bet, Ronen Bar.
La mediazione della Colombia
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto al presidente della Colombia, Gustavo Petro, di intercedere per la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas nella Striscia di Gaza, tra cui figura la cittadina colombiana Elkana Bohbot. “In quanto Paese che ha connazionali tra i 136 ostaggi nelle mani dei terroristi di Hamas a Gaza, la Colombia ha una causa comune con Israele per impegnarsi per la immediata e incondizionata liberazione di coloro che sono tenuti prigionieri sin dalle tremende circostanze dal 7 ottobre scorso”, ha scritto il premier israeliano in una lettera dell’11 gennaio scorso, ma appena resa nota dai media colombiani, al presidente Petro, il quale è un difensore dichiarato della causa palestinese. Non si conosce ancora la risposta del presidente colombiano né dei membri del governo all’appello.