giovedì, Ottobre 16, 2025
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L’educazione sessuale vietata anche alle medie, le opposizioni insorgono

AGI – Via libera in commissione a un emendamento al testo del disegno di legge Valditara sul cosiddetto consenso informato in ambito scolastico che vieta le attività didattiche sui temi della sessualità e dell’educazione affettiva anche per gli studenti delle scuole medie. Un emendamento che porta la prima firma di Giorgia Latini, leghista come Rossano Sasso, capogruppo della commissione Scienza, Cultura e Istruzione alla Camera e relatore del disegno di legge Valditara. 

Diversamente, “per i ragazzi più grandi delle scuole secondarie di secondo grado – puntualizza Sasso – si prevede il consenso informato delle famiglie, in modo che queste possano conoscere i temi, il materiale didattico e le competenze di chi poi andrà in classe a parlare di argomenti sensibili”. L’estensione dello stop alle attività scolastiche sui temi della sessualità, a detta di Sasso, assicurerà “un percorso educativo coerente” nonché la riaffermazione del ruolo educativo della famiglia in quest’ambito.

Argomenti bollati come “dannosi” ed “inaccettabili” dalle opposizioni. Tra i primi a dar voce al dissenso i dem della commissione istruzione – Mauro Berruto, Sara Ferrari, Giovanna Iacono, Irene Manzi, Matteo Orfini – che accusano la maggioranza di aver compiuto un “atto gravissimo” ai danni dei giovani: dopo che “per decenni, moltissime scuole italiane hanno offerto importanti progetti educativi che vanno dalle malattie sessualmente trasmissibili, alla prevenzione delle gravidanze precoci, al contrasto alla violenza sessuale”, il divieto calpesta “il loro diritto a ottenere informazioni corrette dai professionisti della sanità pubblica anziché dai social e dalla realtà digitale”.

Nel giorno in cui si piange l’ennesimo femminicidio, tuona il leader di Più Europa Riccardo Magi, arriva anche “l’ennesima prova che maggioranza e governo non hanno alcuna intenzione di affrontare questo tema con serietà e con la prevenzione, che deve partire dalle scuole”. Infatti, osservano le parlamentari M5s
Stefania Ascari, Anna Bilotti, Alessandra Maiorino e Daniela Morfino, mentre in Aula “si discutono leggi che negano la violenza di genere, le donne continuano a morire”. “La cultura patriarcale uccide” e la si combatte, sostengono le pentastellate, proprio a partire dalle scuole dove “serve anche introdurre l’educazione affettiva e sessuale”.

Lo stop all’educazione sessuoaffettiva anche nelle scuole medie? “Una deriva oscurantista della destra”, taglia corto Alleanza Verdi e Sinistra accusando la maggioranza di “essere ispirata dal fondamentalismo e dall’estremismo religioso”. Il muro di ‘no’ delle opposizioni agli ultimi emendamenti approvati non scalfisce la Lega intenzionata, ribadisce il capogruppo in commissione Istruzione alla Camera, a licenziare spedita un provvedimento che si rende necessario anche alla luce, chiarisce, dei “numerosi tentativi ed episodi di indottrinamento da parte di attivisti di estrema sinistra Lgbt” registrati nelle scuole.

“Anche oggi i colleghi dei partiti di sinistra hanno dimostrato tutta la loro avversione ideologica alle famiglie”, osserva Sasso: “Per la sinistra, i genitori non sarebbero capaci di educare i figli e”, rincara, “dovrebbero essere sostituiti con psicologi e attivisti lgbt di estrema sinistra che in passato hanno parlato di coito, orgasmo e fluidita’ di genere a bambini di 6 anni. Tutto questo è inaccettabile”.

In risposta agli attacchi delle opposizioni, il parlamentare auspica di “riportare il dibattito entro un contesto di verità e confronto democratico”. L’emendamento in questione, puntualizza, “non vieta affatto l’educazione alla sessualità né impedisce l’accesso a informazioni corrette: si limita a escludere dalle scuole primarie e secondarie di primo grado attività didattiche che esorbitino da quanto previsto dalle indicazioni nazionali, che già includono e anzi potenzieranno contenuti su relazioni, empatia e rispetto, come annunciato dal Ministro Valditara”.

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