giovedì, Settembre 4, 2025
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L’IA salverà il mercato degli smartphone, Oppo rilancia la sfida in Italia

AGI – Arriva in Italia dopo aver attraversato alcuni dei mercati più dinamici del mondo – dall’Asia all’area APEC, dagli Stati Uniti fino a Shenzhen – e porta con sé un’idea chiara: unire la visione globale di una delle più importanti aziende hi-tech cinesi a una lettura profonda delle specificità locali.

Jessica Chuang, nuova responsabile marketing di Oppo in Italia, vuole rendere il brand “vicino” agli utenti, non solo riconoscibile. L’obiettivo è trasformare ogni contatto in un’esperienza: lungo tutto il percorso d’acquisto, dal digitale al negozio, dove store ambassador preparati diventano narratori dei benefici reali dei prodotti. Il lancio della serie Reno 14, un mid-level che porta all’utente un’esperienza fotografica da flagship grazie all’intelligenza artificiale, è il suo battesimo del fuoco in Italia.

La strategia passa da partnership ad alto profilo (come UEFA) e collaborazioni creative locali (Toilet Paper), dal co-marketing con le grandi catene di retail al potenziamento dell’e-commerce proprietario. Sul fronte di prodotto, Chuang punta a ricomporre una percezione oggi frammentata, spostando la comunicazione dalle pure specifiche a uno storytelling emozionale e il lancio di Reno 14 nella sede milanese del collettivo artistico Toilet Paper ne è un esempio. L’Ia è il filo conduttore (fotografia, creatività, produttività) verso un futuro “AI Agent”, in collaborazione con Google e Microsoft. I pieghevoli? Solo quando tecnologia e mercato saranno maturi.

Qual è il suo “benchmark” per l’esperienza italiana e cosa vuole realizzare per Oppo qui?

Vengo da Taiwan e ho lavorato in Asia, nei mercati APEC, negli Stati Uniti e poi a Shenzhen, prima di approdare in Italia. Questo background versatile mi spinge a lavorare in ottica “glocal”: una visione globale con una fortissima localizzazione. Voglio aumentare la visibilità del brand creando esperienze lungo tutto l’acquisto che facciano capire come i nostri prodotti siano davvero utili nella vita quotidiana degli utenti italiani.

In concreto, come si traduce questa visibilità “esperienziale”?

Attraverso un mix di partnership globali e locali – da UEFA a collaborazioni come Toilet Paper – e un lavoro stretto con i retailer. Facciamo co-marketing online/offline e investiamo nei canali proprietari (sito ed e-commerce) perché gli italiani cercano, confrontano e poi vogliono provare. In negozio, gli store ambassador sono cruciali: veri esperti che traducono i benefici in modo professionale.

Com’è percepito oggi il brand in Italia?

Frammentato. C’è chi ci conosce per la fotografia della serie Find, chi per il design “tech & fashion” di Reno, chi per la robustezza della serie A. Ora dobbiamo unire i puntini e rafforzare il legame emotivo: vogliamo essere percepiti come un amico di famiglia. Il lancio di Reno 14 va in questa direzione, con uno storytelling che valorizza creatività ed espressività.

Funzioni e Ia: come si racconta la “magia” senza perdersi nelle specifiche?

Partiamo dagli scenari di vita, non dai numeri. Un esempio è l’AI Flash Photography: d’estate, con luci miste o scarse, vuoi scattare al volo con amici e famiglia senza pensieri. Non siamo stati i primi a proporla, ma l’abbiamo resa rilevante per le esigenze locali. L’utente deve riconoscersi nell’uso, non in una tabella di specifiche tecniche.

Il mercato è affollato: chi sono i vostri competitor di riferimento?

La competizione è un segnale positivo: il settore cresce e ci sono bisogni ancora insoddisfatti. Non vogliamo inseguire confronti diretti: restiamo fedeli alla nostra identità. Design e cultura del brand sono nel dna di Oppo e risuonano molto con il pubblico italiano; lasciamo che prodotto e valori parlino da soli.

Qual è la vostra strategia Ia e la prossima frontiera sugli smartphone?

Investiamo in tre direttrici: AI per la fotografia (immagini più nitide e autentiche), AI per la creatività (AI Studios, editing), e AI per la produttività (registrazione e riepilogo automatico). Lavoriamo con partner come Google (Gemini) e Microsoft verso un “AI Agent” integrato, fluido e quasi “invisibile” nell’esperienza d’uso, con orizzonte 3-5 anni.

E sui pieghevoli? Li vedremo presto in Italia?

È una domanda aperta. Valutiamo il lancio quando innovazione/prodotto e maturità del mercato -compresi i servizi di supporto – si allineeranno. Quando i tempi saranno giusti, arriverà.

Quanto conta l’ecosistema (watch, auricolari, tablet) per la fidelizzazione?

Molto. Lo smartphone è il portale, ma l’obiettivo è un’esperienza connessa e scorrevole tra lavoro, tempo libero, sport. L’ecosistema rende più semplice ed efficiente la vita degli utenti, ed è una priorità per noi.

 

 

 

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