lunedì, Ottobre 13, 2025
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Liberi tutti i 20 prigionieri di Hamas. Israele rilascia 1.968 prigionieri palestinesi

AGI – Oggi è festa in Israele. Non solo nelle case dei venti ostaggi liberati questa mattina da Hamas dopo 738 giorni di prigionia, ma in tutto il Paese. A Gaza restano ancora le salme di 28 persone rapite il 7 ottobre del 2023 e morte in prigionia; nel pomeriggio ne saranno restituite quattro, per trovare le altre sotto le macerie servirà tempo.

Ma il sentimento generale è che finalmente si possa chiudere uno dei periodi più  bui nella storia del Paese. E per Gaza. Come previsto nell’accordo di Sharm el Sheikh, Isarele ha liberato 1.968 prigionieri.

Non tutti però hanno potuto far ritorno a casa: 154 dei 250 nella lista degli ergastolani da scarcerare sono stati espulsi. In parte andranno a Gaza, in parte in Egitto, ma non potranno tornare in Cisgiordania.

La liberazione è avvenuta in due tranche. Prima sette dalla periferia della città di Gaza, intorno alle 8:00 ora locale:

  • i fratelli Gali e Ziv Berman (27 anni),
  • Guy Gilboa-Dalal (23),
  • Eitan Mor (24),
  • Omri Miran (il più ‘anziano’, 47 anni),
  • Alon Ohel (23),
  • Matan Engerst (21).

Due ore dopo è toccato agli altri tredici dal sud della Striscia:

  • Bar Kuperstein (23),
  • Eviatar David (24),
  • Yosef Haim Ohana (24),
  • Segev Kalfon (27),
  • Avitan Or (31),
  • Elkana Bohbot (34),
  • Maxim Harkin (36),
  • Nimrod Cohen (il più giovane, 20 anni),
  • Matan Tsengauker (25),
  • David e Ariel Cunio (34 e 27),
  • Eitan Horn (38)  
  • Rom Breslavsky (21).

Il copione è stato lo stesso delle precedenti occasioni: consegna nelle mani della Croce Rossa, passaggio all’Idf ancora all’interno della Striscia e poi trasferimento in Israele dove, alla base di Reim, gli ormai ex prigionieri sono stati sottoposti ai primi controlli medici e hanno potuto riabbracciare i famigliari.

Ma com’era negli accordi, è cambiato il copione di Hamas. Il Movimento non ha potuto mettere in scena gli spettacoli delle precedenti occasione, quando gli ostaggi erano stati costretti a salire su palchi o sfilare davanti alle telecamere. Non solo lo prevedeva l’intesa raggiunta a Sharm el Sheikh ma lo aveva chiesto esolicitamente la Croce Rossa.

Ma non ha rinunciato a un piccolo colpo mediatico. Dopo che il primo gruppo era già nelle mani della Croce Rossa, sono partite videochiamate da alcuni degli altri ostaggi alle loro famiglie, in comprensibile trepidante attesa del loro ritorno.

I filmati delle chiamate, in cui i terroristi mascherati potevano essere visti a fianco degli ostaggi, sono diventati immediatamente virali. Così come virali sono le immagini degli ostaggi che abbracciano i loro cari. Alla notizia del rilascio, le 100mila persone che affollavano piazza degli Ostaggi a Tel Aviv sono esplose in un applauso. L’incubo è finito. 

Israele, liberati 1.968 prigionieri palestinesi

Le autorità penitenziarie israeliane hanno annunciato in una nota la liberazione di un totale di 1.968 prigionieri palestinesi, nel quadro dell’accordo che ha portato alla liberazione di venti ostaggi israeliani.

“1.968 terroristi sono stati trasferiti da diverse prigioni nel Paese alle prigioni di Ofer e Ktziot”, si legge nella dichiarazione, “dopo la conclusione delle attività necessarie nelle prigioni e l’approvazione delle autorità politiche, tutti i terroristi sono stati liberati dalla prigione di Ofer in Cisgiordania e a Gerusalemme Est e dalla prigione di Ktziot a Kerem Shalom”, ovvero uno dei punti di accesso alla Striscia di Gaza. 

 

 

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