AGI – Dopo l’anteprima al Giffoni Film Festival, arriva nelle sale il 28 agosto Tutta colpa del Rock, commedia diretta da Andrea Jublin che utilizza la musica per affrontare il tema della rieducazione in carcere. Protagonista è Lillo nei panni di Bruno, un ex chitarrista in declino e padre assente che, dopo una serie di guai, finisce in carcere. È proprio dietro le sbarre che intravede la possibilità di riscattarsi: forma una band con altri detenuti per partecipare al Roma Rock Contest, deciso a mantenere la promessa di un viaggio negli Stati Uniti fatta alla figlia. Il film, arricchito dalle musiche originali di Francesco Motta, porta sullo schermo un cast corale che vede al fianco di Lillo attori e volti della musica come Maurizio Lastrico, Elio, Carolina Crescentini e Naska, cantante amatissimo dai giovani al suo primo ruolo di attore.
Il carcere come ambientazione per parlare di libertà
Nell’intervista all’AGI, il regista Andrea Jublin ha spiegato la scelta dell’ambientazione: “Il carcere è importantissimo perché avevamo bisogno di un luogo dove le relazioni sociali fossero azzerate, un contesto di costrizione per parlare di libertà. Il film infatti racconta proprio la libertà e l’espressione artistica, e per farlo serviva un ambiente che fosse invece il contrario. Il carcere, purtroppo oggi molto attuale in Italia, ci è sembrato il luogo ideale”.
Naska: debutto da attore e sogno di unire cinema e musica
Tra le sorprese del cast c’è Naska, cantante e idolo della Gen Z, qui al suo debutto da attore. Nell’intervista ha raccontato: “Partecipare è stato un sogno perché ha unito le mie due passioni: cinema e musica. Quando mi hanno proposto il provino ho detto subito sì, e il giorno dopo ero già a Roma. Girare è stato bellissimo, Andrea mi ha aiutato molto visto che era la mia prima volta da attore”. E ha aggiunto: “Sono un grande fan di Elvis, che è stato cantante e attore, ma anche di Jared Leto, premiato con un Oscar. Mi piacerebbe molto continuare a recitare”.
Lillo e il suo legame con la musica
Lillo ha sottolineato il suo legame con la musica, coltivato parallelamente alla carriera d’attore: “Suono la chitarra a casa, mi metto le cuffie e immagino di suonare con gli AC/DC o i Deep Purple. Con la musica mi diverto, posso permettermi di sbagliare, non è il mio lavoro, e proprio per questo la vivo con grande libertà“. Un rapporto nato anche con la storica esperienza di Latte e i suoi derivati, il gruppo comico-musicale con Greg: “Era più teatro che musica, canzoni comiche che si interrompevano e riprendevano. Non mi sono mai sentito un vero musicista, ma alla fine, suonando tanto, siamo anche diventati bravini. Alcuni brani, riascoltati oggi, hanno un loro interesse musicale”.
Il significato del rock per Naska e Lillo
Non è mancata una riflessione sul significato stesso del rock. “Non è solo ribellione o anarchia“, ha spiegato Naska. “È una musica libera, che si evolve e si fonde con altri generi. Mia madre, che ascoltava solo i Ricchi e Poveri, si è innamorata dei Led Zeppelin. Questo dimostra che il rock è capace di regalare emozioni universali“. Per Lillo, invece, il rock è soprattutto un atteggiamento: “Per me rock vuol dire andare controcorrente. Se tutti vanno a destra, io vado a sinistra. È provocazione, ma una provocazione sana, che stimola riflessioni e cambiamento. In fondo il rock è questo: essere diversi, e avere il coraggio di dirlo”.