mercoledì, Settembre 24, 2025
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L’intelligenza umana e l’IA per combattere il “fegato grasso”

AGI – L’intelligenza umana e quella artificiale per discutere le nuove frontiere dell’epatologia. La città di Foggia si prepara ad accogliere un importante evento medico-scientifico nazionale.

L’appuntamento

Il 25 e 26 settembre 2025, presso il Palazzo della Provincia (Palazzo Dogana), si terrà il XVII convegno nazionale del Club epatologi ospedalieri (Cleo). Un appuntamento che riunirà specialisti da tutta Italia per discutere le nuove frontiere della disciplina. Al centro dei lavori, il tema “L’epatologia nell’era dell’Intelligenza Artificiale: spunti e riflessioni”, con particolare attenzione alla Masld (Metabolic Dysfunction-Associated Steatotic Liver Disease), nota come “fegato grasso”, la malattia epatica più diffusa al mondo e oggi riconosciuta come una vera emergenza di salute pubblica.

I patrocini

L’evento è patrocinato dal Policlinico di Foggia, dall’Università di Foggia, dall’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri, dalla Provincia di Foggia, dall’Associazione italiana gastroenterologi e endoscopisti digestivi ospedalieri Aigo e dall’Associazione italiana per lo studio del fegato Aisf e organizzato da Strategie comunicazione e marketing, e non sarà soltanto un’occasione di aggiornamento per epatologi, gastroenterologi, infettivologi e internisti, ma offrirà anche momenti divulgativi rivolti alla cittadinanza, con l’obiettivo di rendere accessibili a tutti le più recenti conquiste della medicina del fegato.

I numeri 

Non bisogna dimenticare che la Masld è oggi la malattia epatica più diffusa al mondo: colpisce circa il 38% della popolazione adulta globale, con picchi fino al 65% nei pazienti con diabete di tipo 2. In Italia, si stima che tra il 20% e il 40% degli adulti presenti questa condizione – in pratica da 1 italiano su 5 a 1 su 2. Le percentuali aumentano fino al 50-90% nei soggetti diabetici od obesi. 

Crescita costante

E ancora: la prevalenza, cresciuta dal 22% del 1991 al 37% nel 2019, oggi mostra anche differenze regionali: in Sicilia si arriva al 48%. Il picco di incidenza è compreso tra i 40 e i 60 anni, ma l’età media si sta abbassando. Allarmanti i dati pediatrici: il 3-12% dei bambini normopeso presenta già segni di fegato grasso, percentuale che sale al 70% nei bambini in sovrappeso od obesi. La Masld non riguarda solo il fegato: aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, renali e tumori extraepatici, rendendola una vera sfida di salute pubblica.

Tecnologia in campo

Per affrontare numeri tanto preoccupanti, la ricerca punta su nuove strategie diagnostiche e terapeutiche. L’Intelligenza Artificiale sta mostrando un potenziale decisivo: algoritmi in grado di analizzare grandi quantità di dati clinici e immagini mediche consentono diagnosi più rapide e precise. Proprio quest’anno, l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato il via libera all’uso di un innovativo tool basato sull’IA per analizzare le biopsie del fegato: addestrato su oltre 100.000 annotazioni di 59 patologi e su più di 5.000 biopsie provenienti da nove trial clinici, il software ha dimostrato di valutare con elevata affidabilità infiammazione e fibrosi, riducendo la variabilità diagnostica rispetto allo standard convenzionale (confronto tra tre patologi). In Italia è in partenza lo studio nazionale ITA-MASLD, coordinato dall’Istituto superiore di sanità con la partecipazione del Cleo. L’obiettivo è raccogliere dati di real world evidence in modo prospettico e capillare.

Rodolfo Sacco

 “L’innovazione tecnologica rappresenta una svolta epocale per la medicina e la nostra comunità epatologica deve farsi trovare pronta a coglierne i frutti”, sottolinea il professor Rodolfo Sacco, Direttore della struttura complessa di gastroenterologia ed endoscopia digestiva del Policlinico di Foggia e presidente Cleo. “Il convegno nazionale riunisce esperti da tutto il Paese per confrontarsi sulle nuove frontiere cliniche. Le nuove tecnologie come l’Intelligenza Artificiale, che non potrà però mai prescindere dall’intelligenza naturale, ci offrono opportunità senza precedenti per individuare le malattie in fase precoce e personalizzare le cure, cambiando in meglio la storia naturale di queste patologie”. “La diffusione del fegato grasso rende urgente innovare gli strumenti di diagnosi e terapia. L’IA e le nuove tecnologie ci offrono opportunità senza precedenti per individuare la malattia in fase precoce e personalizzare le cure, cambiando in meglio la storia naturale di queste patologie”, conclude. 

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