AGI – L’ultimo canto del Gallo. Gli Europei di basket al via a Cipro passeranno alla storia come l’ultima rassegna di Danilo Gallinari con la maglia azzurra. L’ex giocatore NBA, reduce dal titolo conquistato da protagonista in Porto Rico con i Vaqueros de Bayamon, ha annunciato che il torneo sarà il suo addio alla Nazionale. Non ancora, però, al basket giocato: il futuro da professionista resta aperto. E non è semplice raccontare l’adrenalina che circonda la Nazionale di Gianmarco Pozzecco, alimentata dalle tante notizie che hanno scandito l’estate azzurra. Il ritiro definitivo di Marco Belinelli, le condizioni di salute di Achille Polonara, l’incredibile bronzo conquistato dalla nazionale femminile a giugno e i risultati di prestigio ottenuti dalle giovanili negli ultimi due mesi. Da un lato c’è l’attesa, la speranza di poter scrivere un’altra impresa. Dall’altro la sensazione che, comunque vada, una fase di transizione si stia chiudende. Forse un intero ciclo.
Vlade Divac, ex centro dei Los Angeles Lakers e dei Sacramento Kings, è stato l’unico tra i grandi del passato a piazzare l’Italia sul podio. Una scelta coraggiosa, considerando il livello del parterre presente ai nastri di partenza, ma che conferma come nulla sia precluso e il divario con le big non sia insormontabile. Servirà un torneo perfetto, un allineamento dei pianeti, un pizzico di cabala e prestazioni di altissimo livello. Ma sognare l’impresa, anche stavolta, non è del tutto folle. Soprattutto se si guarda al 2022 quando, a sorpresa, l’Italia eliminò la Serbia e disputò un ottimo quarto di finale contro la Francia.
La squadra azzurra
I punti fermi di questa Nazionale, oltre a Gallinari, restano i giocatori di maggiore esperienza. Simone Fontecchio, Nicolò Melli e Marco Spissu formano l’asse scelto da Pozzecco per guidare il gruppo: uomini di fiducia a cui affiderà le chiavi del gioco, dal palleggio al tiro da fuori fino alla lotta sotto canestro. L’assenza di Donte DiVincenzo, fresco “passaportato” reclutato direttamente dalla NBA, ha aperto la strada alla chiamata di Darius Thompson, italiano per matrimonio, che aggiunge imprevedibilità offensiva e amplia l’arsenale di soluzioni. L’Italia si è rinforzata soprattutto nel reparto lunghi, con la crescita di Momo Diouf e la fisicità di Akele. Occhi puntati anche su Gabriele Procida, talento esplosivo a cui si chiede un definitivo salto di qualità, soprattutto dopo la firma con il Real Madrid. A completare le rotazioni ci sono gli altri due playmaker, Pajola e Spagnolo, Giampaolo Ricci, garanzia di leadership e solidità, e Niang. L’ultimo taglio, che avverrà a ridosso dell’inizio, dovrebbe essere Rossato ma, con il Poz, nulla è scontato.
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Gli avversari del girone
Giovedì 28 l’Italia debutta contro la Grecia, un avvio subito delicato per gli azzurri inseriti in un girone che comprende anche Spagna, Georgia, Bosnia e i padroni di casa di Cipro. Superare Antetokounmpo e compagni, squadra con le stesse ambizioni degli azzurri, significherebbe mettere in discesa il cammino verso la seconda fase, ma la prima tornata non concede margini e nasconde più di un pericolo. Ellenici e iberici sembrano avere, sulla carta, qualcosa in più. Georgia e Bosnia sono solide, molto fisiche e complicate da affrontare. Cipro, padrona di casa, chiude il lotto ma sarà anche l’ultima nel calendario azzurro.
Il conto alla rovescia è quasi finito ⏳
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Riscatto serbo?
A Belgrado non si parla d’altro. C’è una coppa da conquistare e gerarchie da ristabilire. La Serbia di Pesic, e Nikola Jokic, arrivano all’Europeo con la fame di chi sa di avere il giusto talento per arrivare fino in fondo ma, con la consapevolezza, dei recenti fallimenti. Subito sotto, con enormi chance di vittoria, c’è la Francia, il cui serbatoio di talenti sembra inesauribile. Le outsider principali sono i campioni del mondo della Germania, la Lituania e la Spagna, più per tradizione e per rispetto verso Sergio Scariolo, all’ultima apparizione sulla panchina delle furie rosse, e la Slovenia di Luka Doncic, che ha dovuto fare a meno, non senza polemiche, di diversi giocatori, tra cui i giocatori dell’Olimpia Milano, Josh Nebo e Vlatko Cancar. Poi c’è la Grecia, che non sale sul podio dal 2009, la Turchia e, perché no, l’Italia. In totale saranno 29 i giocatori della Nba presenti all’Europeo.
La formula
Il torneo è in programma dal 27 agosto al 14 settembre 2025, ancora una volta in quattro differenti paesi: Lettonia, Finlandia, Cipro e Polonia. La fase finale, a eliminazione diretta, si svolgerà a Riga. Si qualificano le prime quattro classificate dei quattro gironi iniziali composti da 6 squadre. Negli ottavi di finale la prima classificata incontrerà una quarta di un altro gruppo, mentre le seconde sfideranno le terze.