AGI – Nonostante il 16 giugno avrebbe dovuto partecipare al festival culturale milanese La Milanesiana, un’istituzione gestita dalla sua editrice italiana Elisabetta Sgarbi, direttrice de La Nave di Teseo, lo scrittore franco-algerino Kamel Daoud ha deciso di declinare l’invito per paura di essere arrestato ed estradato in Algeria dalla giustizia italiana. Perseguitato in patria, ora si sente minacciato anche nel cuore dell’Unione Europea.
Lo scrittore avrebbe ricevuto informazioni (ad oggi non verificate) secondo cui il suo arresto e la sua estradizione sarebbero già previsti – in base ad accordi bilaterali tra Italia e Algeria, Paesi storicamente legati che mantengono strette relazioni diplomatiche – e che un giudice sarebbe pronto ad eseguirli. È stato un articolo del Corriere della Sera a parlare per la prima volta della decisione dello scrittore di annullare il viaggio, facendo riferimento alla presenza del suo nome nei “database” della polizia italiana – anche se il quotidiano milanese non è stato in grado di definire la natura di questo file, né cosa implicherebbe da un punto di vista legale.
La vicenda
Lo scorso maggio, l’Algeria ha emesso due mandati d’arresto per l’acclamato scrittore franco-algerino Kamel Daoud che nel 2024 ha vinto il più importante premio letterario francese, il Prix Goncourt, per il suo romanzo “Houris”, incentrato sulla guerra civile in Algeria tra il governo e gli islamisti negli anni Novanta.
Il romanzo, vietato in Algeria, racconta la storia di una giovane donna che perde la voce quando un islamista le taglia la gola mentre assiste al massacro della sua famiglia durante la guerra. A novembre, la donna, Saada Arbane, ha dichiarato alla televisione algerina, utilizzando un ausilio vocale, che il personaggio principale del libro è basato sulle sue esperienze.Lo scrittore ha rigettato le insinuazioni della donna.
Arbane dice di aver raccontato la sua storia durante un trattamento con una psicoterapeuta che è diventata la moglie di Daoud nel 2016. La donna ha accusato Daoud di aver utilizzato i dettagli narrati durante le loro sedute di terapia nel suo libro. I mandati sono stati emessi dopo che Arbane ha presentato una denuncia contro lo scrittore presso un tribunale in Algeria.
Elisabetta Sgarbi, il governo italiano garantisca il diritto di espressione
“Noi confermiamo l’uscita del romanzo di Kamel Daoud, Urì, Vincitore del Premio Goncourt. Io spero vivamente che il Governo italiano garantisca l’esercizio del diritto di espressione di Kamel Daoud e non permetta che questioni “politiche” interferiscano con la Letteratura”. Lo ha scritto sui social Elisabetta Sgarbi, curatrice del festival che attende lo scrittore e direttrice di La Nave di Teseo.