sabato, Agosto 23, 2025
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L’Onu: “Il caldo danneggia la salute dei lavoratori”

AGI – L’aumento delle temperature globali sta avendo un impatto sempre più grave sulla salute e sulla produttività dei lavoratori, motivo per cui urge adattarsi. Lo hanno riferito le Nazioni Unite a Ginevra, sollecitando un’azione immediata per affrontare i pericoli dello stress da calore. Il caldo estremo sta ponendo sfide crescenti sul posto di lavoro, hanno affermato le agenzie delle Nazioni Unite per la salute e il clima, pubblicando linee guida per governi, datori di lavoro e autorità sanitarie per mitigare i rischi.

I pericoli

“E’ necessaria un’azione immediata per affrontare il peggioramento dell’impatto dello stress da calore sui lavoratori in tutto il mondo”, hanno sottolineato. Molti lavoratori sono regolarmente esposti a condizioni di calore pericolose, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità e l’Organizzazione meteorologica mondiale. Ma l’Oms e l’Omm hanno affermato che la frequenza e l’intensità di questi eventi di caldo estremo sono aumentate drasticamente, aumentando i rischi sia per i lavoratori all’aperto che per quelli al chiuso.

I settori più colpiti 

I lavoratori manuali in settori come l’agricoltura, l’edilizia e la pesca sono particolarmente colpiti, documenta un rapporto congiunto. Le agenzie hanno affermato che la produttività dei lavoratori diminuisce del 2-3% per ogni grado superiore ai 20 gradi. I rischi per la salute correlati includono colpi di calore, disidratazione, disfunzioni renali e disturbi neurologici. 

Il vice segretario dell’Omn

“Lo stress da calore sul lavoro è diventato una sfida sociale globale, che non è più limitata ai paesi situati vicino all’Equatore. Non è solo un imperativo sanitario, ma una necessità economica”, ha dichiarato il vice segretario generale dell’Omm, Ko Barrett.

L’analisi

Le linee guida si basano sui risultati dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) delle Nazioni Unite, evidenziando che oltre 2,4 miliardi di lavoratori sono esposti a calore eccessivo a livello globale, il 71% della popolazione attiva mondiale, causando oltre 22,85 milioni di infortuni sul lavoro ogni anno e quasi 19.000 decessi.

L’Ilo

“Investire in strategie efficaci, preventive e protettive farebbe risparmiare al mondo diversi miliardi di dollari ogni anno”, ha affermato Joaquim Pintado Nunes, responsabile della sicurezza e salute sul lavoro e dell’ambiente di lavoro dell’Ilo. “Senza un’azione coraggiosa e coordinata, lo stress da calore diventerà uno dei rischi professionali più devastanti del nostro tempo, con conseguenti perdite di vite umane e di produttività”, ha avvertito.

Gli obiettivi

Le linee guida chiedono di concentrarsi sui lavoratori di mezza età e anziani, e su coloro che soffrono di patologie croniche o hanno una scarsa forma fisica, che sarebbero più suscettibili allo stress da calore. L’ultimo rapporto tecnico e le ultime linee guida dell’Oms sullo stress da calore sul posto di lavoro risalgono al 1969, “quando il mondo appariva molto diverso in termini di cambiamenti climatici”, ha affermato il responsabile dell’ambiente dell’Oms, Ruediger Krech. Johan Stander, dell’Omm, ha concluso che “dobbiamo affrontare il futuro del caldo estremo. E’ una realtà per molti: una questione di adattamento o morte”.

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