AGI – L’Opec ha tagliato le previsioni sulla domanda globale di petrolio per i prossimi quattro anni a causa del rallentamento della crescita cinese, pur avendo rivisto al rialzo le previsioni a lungo termine per via del crescente fabbisogno di petrolio nei Paesi in via di sviluppo. L’organizzazione ha inoltre affermato che non vi sono prove che la domanda abbia raggiunto il picco. L’Opec+ sta pompando più barili per riconquistare quote di mercato dopo anni di tagli a sostegno dei prezzi e in risposta alla frenata dello shale oil americano. Una domanda a medio termine inferiore potrebbe però rendere più difficile per il gruppo annullare gli altri tagli, che resteranno in vigore fino alla fine del 2026.
La domanda mondiale si attesterà in media a 105 milioni di barili al giorno nel 2025, secondo quanto indicato dall’Opec nel World Oil Outlook 2025 pubblicato il 10 luglio. Si prevede che la domanda cresca fino a una media di 106,3 milioni di barili al giorno nel 2026, per poi salire a 111,6 milioni nel 2029. Tuttavia, le previsioni per il periodo 2026-2029 risultano inferiori rispetto al report dello scorso anno. In particolare, il dato del 2026 è stato abbassato rispetto alla precedente stima di 108 milioni di barili al giorno, mentre la previsione per il 2029 è in calo di 700.000 barili al giorno rispetto allo scorso anno.
A differenza di BP e dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE), che prevedono un picco del consumo di petrolio entro questo decennio, l’Opec insiste che la domanda continuerà a crescere anche oltre il 2030. “Il petrolio sostiene l’economia globale ed è fondamentale per la nostra vita quotidiana”, ha dichiarato il segretario generale dell’Opec, Haitham Al Ghais.
“Non si prevede un picco della domanda di petrolio all’orizzonte.”
The 9th #OPECSeminar has officially concluded. Over the past two days in Vienna, energy leaders, policymakers, and industry experts came together constructive dialogue on the future of global energy.#OPEC Secretary General, HE Haitham Al Ghais thanked participants, speakers and… pic.twitter.com/pT5UeA0QNh
— OPEC (@OPECSecretariat) July 10, 2025
La domanda è tornata a livelli pre-Covid
Nel rapporto si legge che la domanda ha completato la sua ripresa dalla pandemia di Covid-19. Tuttavia, la crescita in Cina – principale motore della domanda negli ultimi decenni – sta rallentando. “Ciò è dovuto a una crescita economica più lenta, alla più rapida penetrazione dei veicoli elettrici e delle relative infrastrutture di ricarica, e alla continua sostituzione del petrolio in diversi settori”, si legge nel rapporto.
Le differenze con l’AIE
L’Opec ha mantenuto invariata la previsione di una domanda media di 113,3 milioni di barili al giorno nel 2030, mentre l’AIE prevede un picco a 105,6 milioni di barili nel 2029, seguito da una lieve flessione nel 2030. Nel lungo termine, India, Medio Oriente e Africa saranno i principali driver della domanda. L’uscita degli Stati Uniti dal patto climatico delle Nazioni Unite e un tasso di adozione dei veicoli elettrici più lento in Europa potrebbero rallentare la transizione energetica nei Paesi in via di sviluppo, che necessitano di più energia.
Secondo le previsioni, la domanda globale di petrolio raggiungerà 122,9 milioni di barili al giorno entro il 2050, in rialzo rispetto ai 120,1 milioni stimati nel rapporto dello scorso anno. Si tratta di una cifra ben superiore rispetto ad altre proiezioni di settore per lo stesso anno, come quella di BP. L’Opec ha inoltre rilanciato la richiesta di maggiori investimenti nel settore petrolifero, stimando che l’industria avrà bisogno di 18,2 trilioni di dollari entro il 2050, contro i 17,4 trilioni stimati nel 2024.