AGI – Los Angeles brucia ormai da quattro giorni e il vento, che le previsioni meteo danno in aumento nel fine settimana, continua a preoccupare, anche perchè sono ancora attivi cinque dei principali focolai. Sono almeno 11 le vittime accertate delle fiamme che stanno devastando la metropoli californiana e sono 180mila le persone costrette a lasciare le proprie case. Il bilancio provvisorio parla di 10mila edifici distrutti e di oltre 14mila ettari andati in fumo. Uno scenario di guerra, come ha amaramente dovuto constatare lo stesso presidente uscente Joe Biden.
Secondo alcune stime, i costi del disastro avrebbero già superato i 135 miliardi di dollari, cifra che rende l’impatto degli incendi il più costoso della storia degli Stati Uniti. L’enorme cifra è legata anche al valore delle abitazioni finite in cenere, molte delle quali dimore di lusso appartenenti a stelle di Hollywood, tra le quali Mel Gibson è solo l’ultima ad aver annunciato che la sua villa è stata distrutta. Uno dei due maggiori roghi in corso sta infatti divorando il lussuoso quartiere di Pacific Palisades, tra Malibu e Santa Monica, sede di magioni multimilionarie di proprietà di attori e rockstar. Gli elicotteri hanno scaricato acqua sull’area ma non sono riusciti ad arginare il fuoco che continua a essere alimentato dalla forza dei venti. Non è ancora stato contenuto nemmeno il secondo grande incendio, quello che sta bruciando Altadena. Un altro focolaio è scoppiato ieri pomeriggio nei pressi di Calabasas e del ricco quartiere di Hidden Hills, dove vive la star Kim Kardashian.
Danni e sciacalli
Migliora invece la situazione a Hollywood, dove è stato ritirato ieri l’ordine di evacuazione ed il 10 gennaio sono stati riaperti gli Universal Studios. Le riprese di diversi film e serie sono state interrotte e le nomination agli Oscar sono state posticipate di due giorni, al 19 gennaio. Secondo i vigili del fuoco, le case distrutte sono oltre 10mila e gli ettari bruciati sono più di 14mila. La società privata Accuweather, riporta la Bbc, sostiene che il conto dei danni abbia già superato i 135 miliardi di dollari e possa arrivare a 150 miliardi. Sarà molto alto anche il conto da pagare per le compagnie di assicurazione che, secondo una stima di Morningstar e JP Morgan, dovranno sopportare perdite per 8 miliardi di dollari.
Oltre alla furia delle fiamme, le autorità devono affrontare anche gli sciacalli che stanno approfittando della confusione. Lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna, ha dichiarato un coprifuoco notturno per scoraggiare i saccheggi e annunciato che la Guardia Nazionale è stata chiamata a pattugliare le aree colpite. Personale che fa parte di un più ampio schieramento di mille agenti statali messo in campo dal governatore Gavin Newsom. Decine gli arresti.
Harry e Meghan visitano Pasadena Convention Center
Dopo aver accolto nella loro villa a Montecito gli amici che hanno perso le loro case nei tremendi incendi che hanno colpito l’area di Los Angeles, Harry e Meghan hanno visitato il Pasadena Convention Center dove si trovano residenti e soccorritori che hanno affrontato il fuoco a Eaton. Lo riferisce la Bbc, mostrando un video in cui si vedono il figlio del re Carlo III e la moglie parlare con alcune persone e abbracciarle. Circa 10 mila abitazioni sono state distrutte dalle fiamme, oltre 150 mila persone sono state evacuate e in 11 hanno perso la vita finora. Le autorità hanno stabilito il coprifuoco notturno nelle aree colpite della città per cercare di impedire i saccheggi.
Le immagini di un ragazzo che salva un coniglio dalle fiamme
The boy saved the rabbit from being burned in the fire #LosAngelesFire #CaliforniaWildfires #LosAngelesWildfires #California #LosAngeles #PalisadesFire pic.twitter.com/g9IAtyStGh
— Sara (@saraanwar45) January 9, 2025
Gli aiuti di Disney e Paramount
La multinazionale Walt Disney Company donerà 15 milioni di dollari per contribuire agli sforzi di spegnimento, aiutare le vittime e recuperare la città di Los Angeles devastata dagli incendi. Lo ha promesso in Bob Iger, ad della società, dicendosi “orgoglioso di fornire assistenza a una comunità resiliente e vibrante in questo momento di bisogno”. “Walt Disney è arrivata a Los Angeles con poco più della sua sconfinata immaginazione, ed è qui che ha scelto di fare la sua casa, di perseguire i suoi sogni e di creare storie straordinarie che significano cosi’ tanto per tante persone in tutto il mondo”, ha dichiarato ancora Iger annunciando l’impegno a sostenere “organizzazioni vitali” che forniscono servizi sul campo come la Croce Rossa Americana, la Fondazione dei Vigili del Fuoco di L.A. e il Banco Alimentare Regionale di Los Angeles, tra le altre.
Anche un altro colosso, Paramount, ha deciso di donare un milione di dollari a organizzazioni locali tra cui la Los Angeles Fire Department Foundation, la California Fire Foundation, la Croce Rossa, Direct Relief, World Central Kitchen e Best Friends Animal Society.
Le previsioni
Il 10 gennaio i venti sono diminuiti ma secondo il bollettino meteorologico diffuso in serata si rafforzeranno di nuovo già nel fine settimana. In questa situazione i responsabili dei soccorsi, ai microfoni di Cnn, hanno avvertito che il vero bilancio delle vittime non sarà chiaro “finché non sarà sicuro andare nei quartieri”. Il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, ha parlato di una situazione “senza precedenti”. Le raffiche di vento che nei giorni scorsi avevano raggiunto i 160 chilometri all’ora, trascinando braci per chilometri, si sono calmate. Ma il vento, come detto prima, non è scomparso e le colline restano estremamente secche: le condizioni rimangono “critiche”, secondo le autorità.
“Il cambiamento climatico è una realtà”, ha ribadito il presidente americano uscente Joe Biden, che il 20 gennaio cederà il potere al suo successore, Donald Trump. Il prossimo presidente ha posizioni scettiche sul cambiamento climatico e dalla sua rete sociale, Truth, ha continuato a lanciare bordate contro Newsom e Bass, accusati di “incompetenza”. I venti caldi e secchi di Santa Ana sono una caratteristica classica degli autunni e degli inverni californiani, ma quest’anno hanno raggiunto un’intensità che, secondo i meteorologi, non si vedeva dal 2011. Anche le fiamme divampano con una violenza mai vista a causa degli otto mesi di siccita’ seguiti a due anni molto piovosi, che avevano fatto crescere una vegetazione rigogliosa la quale, seccatasi, ha fornito al fuoco un’enorme quantità di carburante.