domenica, Giugno 29, 2025
spot_imgspot_imgspot_imgspot_img

“L’ultima chiamata” dei Cccp, la storica band di Lindo Ferretti saluta per l’ultima volta Roma

AGI – “L’ultima chiamata” dei “Cccp Fedeli alla linea” è andata in scena venerdì sera alla cavea dell’Auditorum di Roma.

Il gruppo che incarna le origini del punk rock italiano ha portato sul palco romano tutti i successi della storica band guidata da Giovanni Lindo Ferretti, brani di oltre 40 anni che non hanno perso minimamente brillantezza e post modernità tanto da sembrare di un’attualità che lascia attoniti. Brani come Radio kabul, Punk Islam, Oh Battagliero, Guerra e Pace portano in se’ tutto il dramma del presente.

 

 

Così come ‘Emilia Paranoica‘ appare di un sound che migliora con il passare del tempo. La tappa romana dell’ultimo tour dei Cccp è lo spettacolo -6 della loro avventura, lo show -6 al termine di una storia, come mostrato in un cartello sul palco da Annarella Giudici, storica Benemerita Soubrette del gruppo.

 

“È l’ultima chiamata davvero – dice Giovanni Lindo Ferretti al temine dello show – siamo stati sopraffatti da questo risveglio, però già è stato un azzardo aggiungere queste 7 date. Poi ci sarà meno -5, -4 e finirà tutto a Taormina”.

 

Ferretti, Annarella Giudici, Danilo Fatur e Massimo Zamboni hanno fatto rivivere i Cccp l’anno scorso per il quarantennale della pubblicazione del singolo ‘Ortodossia‘ con una mostra presso i Chiostri di San Pietro di Reggio Emilia.

Poi la scelta di tornare ancora insieme per un ultimo tour partendo da Bologna, passando per Berlino e finendo a Melpignano. Quest’anno, infine, la scelta delle ultime sette date che concluderanno la storia dei Cccp Fedeli alla Linea nel teatro di Taormina.

 

 

“Quest’anno abbiamo detto – ha spiegato Ferretti – che è giusto che ci sia l’ultima chiamata perché è una cosa vera e profonda, e abbiamo bisogno di diluirlo nel tempo e dobbiamo farlo in pubblico. Il concerto è uno strano circolare di energie che vanno e vengono, io credo che la gran parte di quelli che erano qui questa sera ne avessero bisogno cosi’ come ne avevamo bisogno noi”.

 

Ad aprire la scaletta il brano ‘Sexi Soviet‘ per poi passare alla bellissima ‘A ja Ijublju Sssr‘. “‘A ja Ijublju Sssr’ e’ la marcia funebre, questa sera ho voluto fare un cambiamento per la prima volta – ha detto Giovanni Lindo Ferretti – ho sempre detto nella canzone ‘Lode a Mishima e a Majakovskij‘ per tre volte e in realtà mentre cantavo ho detto no, il terzo è Pasolini perché Majakovskij è morire per la rivoluzione, Mishima è morire per la tradizione e Pasolini è morire per la carne. È l’ultima chiamata ed è l’ora di dire la verità”.

 

Non potevano poi mancare per l’ultimo saluto della band alla capitale brani come Annarella, Io Sto Bene, Mi Ami?. E infine “Amandoti“, che è stato anche il brano dell’ultimo singolo del gruppo nel 1990 al quale ha reso omaggio una cover di successo cantata da Gianni Nannini.

 

“I Cccp avevano qualcosa di così arcaico, cosi’ profondo. Il pubblico dei Cccp non è raggruppabile in nessuna entità, c’è dentro di tutto – ha concluso Giovanni Lindo ferretti – perché c’è dentro di tutto sul palcoscenico. Non abbiamo un pubblico di sinistra, non abbiamo un pubblico di destra, non abbiamo un pubblico ateo. Abbiamo di tutto. Perché siamo riusciti a parlare a livello molto profondo dell’animo umano”. 

 

 

 ​ Read More 

​ 

VIRGO FUND

PRIMO PIANO