giovedì, Ottobre 30, 2025
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L’ultimo corpo restituito da Hamas non appartiene ai 13 prigionieri. Netanyahu convoca una…

AGI – L’ultimo corpo trasferito ieri sera in Israele dalla Striscia di Gaza non appartiene a nessuno dei 13 prigionieri deceduti ancora detenuti da Hamas. Lo riferisce la stampa israeliano citando i primi risultati degli esami eseguiti dall’Istituto Forense Abu Kabir sui resti riconsegnati nelle scorse ore.

Secondo le valutazioni, la bara riportata da Hamas conteneva resti che apparentemente appartengono a qualcuno precedentemente rimpatriato e sepolto in Israele. Al momento l’ultimo corpo restituito non è stato ancora identificato con precisione. Secondo i funzionari dell’Abu Kabir, il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a due giorni, anche se finora la stragrande maggioranza dei corpi restituiti da Hamas o recuperati a Gaza è stata identificata nel giro di poche ore.

Proprio a causa delle violazioni commesse da Hamas nella restituzione dei resti degli ostaggi nell’ambito della prima fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato per oggi una riunione urgente. Israele insiste sul fatto che il gruppo terroristico stia tergiversando sull’obbligo del cessate il fuoco entrato in vigore il 10 ottobre. Secondo alcune fonti, Netanyahu sta valutando la possibilità di spostare la Linea Gialla che divide Gaza in due, ponendo ulteriore territorio sotto il controllo dell’Idf. 

Sale, intanto, la pressione dei ministri di estrema destra, Itamar Ben Gvir e Bezalel Smotrich, sul premier israeliano al quale chiedono un intervento forte per garantire la distruzione del movimento islamista. “Il fatto che Hamas continui a giocare e non consegni immediatamente tutti i corpi dei nostri caduti è di per sé la prova che l’organizzazione terroristica è ancora in piedi”, ha dichiarato il ministro della Sicurezza nazionale. “Ora non abbiamo bisogno di ‘estrarre un prezzo da Hamas’ per le violazioni. Dobbiamo esigere da essa la sua stessa esistenza e distruggerla completamente, una volta per tutte, in conformità con l’obiettivo centrale definito per la Guerra di Rinascita”, ha insistito Ben Gvir. “Signor Primo Ministro, basta esitazioni. Dia l’ordine!“, ha aggiunto.
  Ma la richiesta di una risposta dura arriva anche dall’opposizione. Per il presidente del partito Blu e Bianco, Benny Gantz, “le violazioni di Hamas non possono perdurare senza una risposta dura, altrimenti non avremmo fatto nulla e saremmo tornati al 6 ottobre”.

 

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