AGI – Si è svolta senza incidenti la manifestazione a Roma organizzata contro il decreto legge Sicurezza, il cui voto finale è atteso martedì in Senato. Il corteo, partito da Piazza Vittorio intorno alle 15, ha concluso il suo percorso intorno alle 19:30 a Piazzale Ostiense, dal lato di Porta San Paolo. Vi hanno preso parte la ‘Rete no DL’ e la Cgil (150mila persone secondo gli organizzatori, 10mila per la questura), ma l’evento ha visto la presenza di rappresentanti dei principali partiti di opposizione tra cui Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni per Alleanza Verdi e Sinistra, e il capogruppo al Senato del Partito Democratico Francesco Boccia.
Tensioni e cori contro il governo
Nel corso della manifestazione non sono però mancati cori di insulti rivolti al governo (in primis la premier Giorgia Meloni e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi) e alcuni momenti di tensione quando da una finestra di un palazzo di via Labicana è stata esposta una bandiera evocativa della Decima Mas, provocando accese proteste da parte dei partecipanti al corteo. L’autore del gesto è stato in breve tempo identificato e la sua posizione è adesso al vaglio della Questura per l’adozione di eventuali provvedimenti.
Appelli e parole dai manifestanti
“Siamo del popolo. Il popolo è quello che stanno facendo, è il nostro mare, è la nostra libertà”, ha scandito uno degli intervenuti dal camion di testa. “Si sta animando una resistenza che non riguarda più solo sindacati o centri sociali, ma anche centinaia di magistrati che hanno dichiarato che non piegheranno la giustizia a queste leggi”, è stato ribadito in uno dei passaggi.
Autunno di protesta e presidio in Piazza Numa Pompilio
“Non è finita qua. Ci aspetta un autunno di rivolta che dobbiamo costruire”, è stato l’appello lanciato dagli organizzatori. Tra i partecipanti anche Luca Blasi, assessore del Municipio III di Roma, già presente alla manifestazione terminata con gli scontri di via del Tritone lo scorso 26 maggio: “Sarà un autunno di battaglia. Smonteremo il decreto sicurezza: questa è la faccia del Paese”, ha dichiarato Blasi a margine dell’iniziativa. Nel frattempo circa 200 persone con delle tende, che erano state portate per protestare contro le politiche abitative, si sono piantate in Piazza Numa Pompilio dove passerà domani la carovana del Giro d’Italia per la sua conclusione.