AGI – Prosegue il confronto tra il governo, le banche e le assicurazioni ma mancherebbe ancora un’intesa sul contributo richiesto dall’esecutivo per finanziare la prossima legge di bilancio. Il Consiglio dei ministri per l’ok alla manovra è atteso per venerdì mattina, nel frattempo si lavora per riuscire a limare il testo.
Ci sarebbe ancora, a quanto viene riferito, una differenza tra la cifra del prelievo proposto dal governo, circa 4,5 miliardi, e quello che sarebbero disposti a versare gli istituti di credito, poco più di 2 miliardi. La discussione riguarderebbe inoltre anche le modalità del contributo di solidarietà.
Il nodo degli extraprofitti
Nella maggioranza Forza Italia continua a chiedere che non si parli di tassazione degli extraprofitti. Il vice ministro dell’Economia Maurizio Leo e i rappresentanti dell’Abi avrebbero avuto nuovi colloqui anche oggi per cercare una soluzione sull’entità del provvedimento. Un nuovo colloquio tra le parti, viene riferito, sarebbe in programma per domani.
Il titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti martedì in Cdm ha illustrato la manovra durante il Cdm. Nel governo si attende l’esito del dialogo con gli istituti bancari anche perché a seconda delle risorse a disposizione si potrà allargare o meno il perimetro delle misure presenti nella legge di bilancio.
L’esecutivo penserebbe ad un sostegno maggiormente ‘strutturale’, ma per ora c’è ancora distanza su un possibile accordo. Il ministro Giorgetti, a quanto filtra, sarebbe determinato a portare a casa il risultato.
Manovra da 18 miliardi
La prossima legge di bilancio prevede interventi per 18 miliardi di euro medi annui, oltre 2 in più di quelli stimati inizialmente. Sono in arrivo misure sul fisco, sul potere d’acquisto delle famiglie e a sostegno delle imprese. Tra queste: il taglio del secondo scaglione Irpef dal 35% al 33%, con uno stanziamento nel triennio pari a circa 9 miliardi.