AGI – La Fondazione Mohammed VI per la Scienza e la Salute e l’azienda farmaceutica AstraZeneca hanno firmato a Rabat un memorandum d’intesa per la creazione di Centri di Eccellenza dedicati al trattamento delle malattie rare. Questa iniziativa mira a rafforzare il sistema sanitario nazionale migliorando l’assistenza ai pazienti affetti da queste patologie e colmando le lacune esistenti in termini di diagnostica e personale specializzato.
In Marocco, le malattie rare colpiscono una popolazione eterogenea, spesso priva di accesso a competenze specialistiche. Pertanto, la formazione è parte integrante del progetto, che mira a integrare piattaforme di diagnostica genetica e a sviluppare la ricerca clinica formando gli operatori sanitari. Questo progetto segna anche un significativo progresso tecnologico grazie all’adozione diffusa del sequenziamento rapido dell’intero genoma (R-WGS), un processo implementato per la prima volta in Africa dal Centro Mohammed VI. Questo accordo prevede la creazione di centri di eccellenza all’interno della Fondazione e di altre istituzioni marocchine per rafforzare le dinamiche di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato e promuovere l’innovazione tanto necessaria.
Per Khalid Boutayeb, Direttore della Fondazione Mohammed VI, l’accordo con AstraZeneca segna il culmine di un ambizioso lavoro regionale svolto con l’azienda farmaceutica britannica. Inoltre, grazie all’utilizzo del sequenziamento rapido dell’intero genoma, il centro sta raggiungendo la velocità di crociera e aprendo la strada a soluzioni terapeutiche personalizzate. Da parte sua, Rami Scandar, Presidente Regionale di AstraZeneca, ha individuato cinque obiettivi prioritari per la cooperazione tra le parti: ridurre i tempi diagnostici (attualmente fino a cinque anni), espandere i test genetici, formare gli operatori sanitari, garantire un accesso equo alle cure e creare un database epidemiologico affidabile in Marocco.