AGI – L’Asia, terra di conquista, di Mattia Furlani. Sul tetto del mondo del salto in lungo Mattia era già salito, il 24 marzo scorso a Nanchino in Cina, vincendo l’oro della kermesse al coperto. Oggi, mercoledì 17 settembre, 177 giorni dopo quell’impresa, il lunghista romano ha toccato le stelle, a Tokyo, in Giappone, indovinando un salto a 8 metri e 39 centimetri, suo primato personale migliorato di un centimetro (resta il terzo in Italia di sempre), in una gara che ad un certo punto lo aveva visto scendere anche fino al settimo posto. Argento al giamaicano Tajay Gayle (8,34), bronzo al cinese Yuhao Shi (8,33).
Un titolo storico e giovane
Un titolo storico, quello di Mattia, anche perché con 20 anni e poco più di sei mesi, ha migliorato il precedente limite di campione mondiale più giovane nel salto in lungo che apparteneva al mito Carl Lewis: il ‘figlio del vento’ quando il 10 agosto del 1983 a Helsinki vinse l’oro con 8,55, aveva 22 anni e 40 giorni. Mattia Furlani, 20 anni compiuti il 7 febbraio scorso, portacolori delle Fiamme Oro, è allenato da mamma Khadidiatou (Khaty) Seck, velocista di origini senegalesi. Il papà Marcello è stato saltatore in alto che nel 1985 ha valicato 2,27 metri. Mattia è il terzogenito di una famiglia che nel 2010 si è trasferita a Rieti dopo aver vissuto a Grottaferrata, ai Castelli Romani, e nota per i risultati della sorella Erika (argento mondiale allieve dell’alto nel 2013, bronzo europeo U23 nel 2017).
Gli inizi di Mattia
Il neo campione del mondo di salto in lungo ha da sempre frequentato il campo di atletica anche se da 8 a 13 anni, si è dedicato soprattutto al basket. Da cadetto ha iniziato a mostrare il suo talento in pedana vincendo il tricolore nell’alto al primo anno di categoria.
Nel 2020 è riuscito a stabilire la miglior prestazione nazionale under 16 nell’alto superando 2,10 e anche quella dei 150 metri (16″57). Nel 2021 agli Europei under 20 di Tallinn, chiude settimo ma con 2,17 diventa il miglior saltatore italiano di sempre all’età di 16 anni. Nella stagione invernale 2022 ha rivelato le sue qualità anche nel lungo saltando due volte 7,47 a soli cinque centimetri dal limite di categoria al coperto. All’aperto con 7,87 ha tolto a Andrew Howe (argento iridato assoluto nel 2007) la migliore prestazione italiana allievi dopo 21 anni, superata di ben 26 centimetri.
Successi Europei e Mondiali
Agli Europei under 18 (allievi) di Gerusalemme, Furlani conquista due medaglie d’oro, nel lungo con 8,04 e nell’alto con 2,15. Nel 2023, il poliziotto romano ha stabilito il record europeo under 20 (juniores) indoor del lungo con 7,99. Alcuni mesi dopo, Mattia è atterrato a 8,44 ventoso (+2.2), miglior misura under 20 della storia in ogni condizione, e 8,24 regolare che è valso il record italiano juniores di Howe dopo 19 anni. Sempre nel 2023, l’oro continentale under 20 a Gerusalemme con 8,23. Nel 2024 dopo aver ritoccato il già suo record europeo indoor sotto i 20 anni con 8,08, è diventato primatista italiano assoluto al coperto con 8,34 sorpassando Howe (8,30 nel 2007) mettendosi al collo l’argento ai Mondiali indoor con la stessa misura del vincitore Miltiadis Tentoglou (8,22). All’aperto con 8,36 a Savona ha realizzato il record mondiale under 20, aggiornato a 8,38 vincendo l’argento agli Europei di Roma. Nella finale olimpica di Parigi con 8,34 ha conquistato il bronzo diventando la più giovane medaglia dell’atletica italiana degli ultimi 100 anni. Nell’autunno scorso, Furlani è stato proclamato ‘Rising Star’ a livello mondiale, primo successo della storia per un italiano ai World Athletics Awards. Nei mesi scorsi Mattia ha ottenuto la miglior misura italiana di sempre in sala con 8,37 prima dell’argento agli Europei indoor di Apeldoorn e dell’oro ai Mondiali indoor di Nanchino. Ora lo storico oro alla kermesse iridata assoluta allo stadio nazionale giapponese a Tokyo.
Furlani, è successo qualcosa di magico
“Non so se è reale, finché non sento l’inno non ci credo: è una medaglia che pesa, stasera è successo qualcosa di magico. Abbiamo gestito la gara in maniera perfetta: ci abbiamo creduto fino all’ultimo salto e abbiamo aggiustato la tecnica salto dopo salto. Devo ringraziare mia mamma in primis, ha fatto un lavoro memorabile. È stato un anno fantastico, di grande crescita”. Lo ha dichiarato, ai microfoni di Rai Sport, Mattia Furlani, medaglia d’oro nel salto in lungo ai Mondiali di atletica, in scena a Tokyo.
“Abbiamo lavorato tantissimo – ha aggiunto l’azzurro delle Fiamme Oro -, ho avuto l’onore di avere un team fantastico, sono riusciti a ripagarli. Ringrazio tutti, abbiamo gestito un anno bellissimo ma allo stesso tempo complicato. È stata una stagione che abbiamo pianificato per bene e il risultato è accaduto. È solo l’inizio per me, dobbiamo lavorare ancora sul salto, ma raggiungere questi risultati è davvero fantastico”.
Rocca, orgoglio del Lazio
“Orgoglio del Lazio e d’Italia: Mattia Furlani è campione del mondo nel salto in lungo. Un ragazzo di Marino adottato da Rieti per gli allenamenti che con talento, sacrificio e determinazione, ha portato il nostro Paese sul gradino più alto del podio mondiale. La sua vittoria non è solo un risultato sportivo straordinario, ma il segno di una terra che sa crescere giovani capaci di trasformare i sogni in realtà. A Mattia vanno le congratulazioni più vive e il ringraziamento di tutti noi: ha regalato emozioni che resteranno nella storia e ha mostrato ai ragazzi e alle ragazze del Lazio che nulla è impossibile quando ci si mettono passione e cuore”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.