AGI – La premier Giorgia Meloni è arrivata in Canada per partecipare al vertice dei leader del G7 che si apre domani a Kananaskis. La premier Giorgia Meloni è atterrata presso l’aeroporto di Calgary. Successivamente si trasferira’ al Pomeroy Kananaskis Mountain Lodge, dove lunedì 16 e martedì 17 giugno si terranno i lavori del G7.
Al momento il G7 non prevede un’unica dichiarazione finale, un segnale delle differenti sensibilità su alcuni dossier, in primis il sostegno all’Ucraina, la questione dei dazi, della Difesa e il Medio Oriente.
È previsto che i leader mondiali adottino sette brevi dichiarazioni su temi quale il finanziamento dello sviluppo; l’intelligenza artificiale; le tecnologie quantistiche; la lotta agli incendi; i minerali critici; la repressione transnazionale; il contrasto al traffico di migranti. Ma la presenza al vertice del presidente ucraino Zelensky che ha già chiesto di parlare con il presidente americano Trump e il divampare dei conflitti con l’escalation della tensione in Medio Oriente porteranno la discussione sui dossier che preoccupano maggiormente i grandi Leader.
L’attacco di Israele all’Iran soprattutto ha stravolto l’agenda dei lavori. E i fari saranno puntati tutti sull’inquilino della Casa bianca a cui la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni guarda per far sì che gli sforzi diplomatici in corso portino a mettere subito fine all’ostilità. La premier Giorgia Meloni arriverà nella serata locale (otto ore indietro rispetto all’Italia) all’aeroporto di Calgary, nella provincia dell’Alberta, da dove raggiungerà la località montana di Kananaskis, sede del summit fino al 17 giugno.
Lo scopo della missione della premier a questo summit è stato rimarcato oggi dal ministro degli Esteri Antonio Tajani nell’audizione tenutasi alla Camera riguardo gli attacchi di Israele all’Iran e alla risposta di Teheran. “In tutti i contatti dei prossimi giorni e nei principali consessi internazionali”, a partire dal vertice G7 in Canada, l”Italia è pronta a fare la sua parte, a tutti i livelli” per fare in modo che si abbassi la tensione in Medio Oriente.
I bilaterali (tra questi sicuramente il primo ministro canadese Carney e probabilmente il presidente americano) che avrà il capo dell’esecutivo – sulla scia dei colloqui avuti nella giornata di ieri, da quello conTrump, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e i leader dell’area mediorientale (Arabia Saudita, Giordania, Oman ed Emirati) – saranno improntati sulla necessità di perseguire la strada del dialogo.
“Ora più che mai è il momento di fermarsi, di negoziare e di lasciare che sia la diplomazia a parlare, non le armi”, la posizione del governo che la premier ribadirà al vertice canadese. L’Italia, dunque, come “ponte e interlocutore credibile” nella crisi. Con l’intento di portare avanti il lavoro di mediazione (Roma è stata sede dei colloqui sul nucleare) e agevolare il lavoro di Washington per un accordo con l’Iran.
“È l’unico percorso possibile, altrimenti devono farlo con gli israeliani, e mi sembra più complicato”, ha sottolineato lo stesso Tajani. Per quanto riguarda i lavori del summit l’Italia ha lavorato in particolar modo sulla dichiarazione sulla migrazione e sulla lotta al traffico di esseri umani, con il supporto di Stati Uniti e Regno Unito, per dare continuità al lavoro avviato con la presidenza italiana del G7.
Nel comunicato finale del vertice di Borgo Egnazia i leader, infatti, hanno concordato di dare vita ad una coalizione G7 per prevenire e contrastare il traffico di migranti. La coalizione prevede, tra le altre cose, lo scambio di informazioni, iniziative investigative congiunte per smantellare le reti criminali, scambio di informazioni intelligence, la confisca dei loro profitti illeciti, in linea con l’approccio ‘follow the money’, ideato – spiegano sempre fonti italiane – da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per combattere la mafia, colpendone gli interessi economici.
La presidenza canadese del G7 ha previsto sette sessioni di lavoro. Le prime si terranno lunedì: su economia globale; crescita economica, sicurezza e resilienza; comunità sicure; temi geopolitici. Martedì si parlerà della necessità di arrivare ad una Ucraina forte e sovrana (sessione allargata alla partecipazione del presidente Zelensky e del segretario generale della Nato Rutte), ci saranno poi le conclusioni della presidenza canadese e la presentazione delle priorità della prossima presidenza francese del G7 (2026).
Infine, si affronterà il dossier della sicurezza energetica. La sessione di lavoro sarà dedicata alla “diversificazione, tecnologia e investimenti in un mondo che cambia”. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, introdurrà la terza sessione di lavoro dal titolo “Comunità sicure”.