AGI – Supportare “un eventuale cessate il fuoco” con iniziative di “monitoraggio e formazione al di fuori dei confini ucraini“, ma nessuna intenzione di inviare truppe a sostegno di Kiev: Giorgia Meloni, partecipando – da remoto – prima alla riunione dei Volenterosi convocata dal presidente francese Emmanuel Macron a Parigi, poi alla video call con il presidente americano Donald Trump, ha mantenuto il punto. Rilanciando la proposta di un meccanismo difensivo di sicurezza collettiva ispirato all’articolo 5 del Trattato di Washington, “quale elemento qualificante della componente politica delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina” e aprendo a un aiuto operativo – ma al di fuori della regione – per l’addestramento e il controllo della sicurezza.
Lo stesso Macron, inserendo l’Italia tra i Paesi che contribuiranno all’iniziativa di fornire garanzie all’Ucraina, ha sottolineato che Berlino, Varsavia e Roma – Paesi che hanno ribadito che non manderanno soldati – avranno una propria modalità di intervento. Insomma, nessun coinvolgimento diretto da parte dell’Italia, ma il governo continuerà a fare la sua parte, in termini di fornitura di capacità militare e di addestramento degli ucraini.
“Sul resto è tutto prematuro, sono tutti scenari ipotetici”, osserva un esponente di governo. Sarà, quindi, necessario prima creare le condizioni per la fine della guerra. L’imperativo è mantenere l’unità “nel ribadire l’obiettivo comune di una pace giusta”. E continuare con la pressione collettiva sulla Russia, anche attraverso lo strumento delle sanzioni. Per quanto riguarda l’obiettivo di arrivare a “solide e credibili garanzie di sicurezza” la premier ancora una volta ha sottolineato l’importanza di uno spirito di condivisione tra le due sponde dell’Atlantico.
Anche con il presidente polacco, Karol Nawrocki, ricevuto a palazzo Chigi, il capo dell’esecutivo ha rimarcato “il comune sostegno agli sforzi per il raggiungimento di una pace giusta e duratura in Ucraina e il costante impegno per la stabilizzazione del Medio Oriente alla luce dei recenti sviluppi”. Per quanto riguarda il capitolo Medio Oriente la premier questa mattina ha risposto alla lettera che la segretaria dem, Elly Schlein, gli aveva inviato ieri con la richiesta di tutelare l’equipaggio della Global Sumud Flottila.
Meloni ha assicurato che “saranno adottate tutte le misure di tutela e di sicurezza dei connazionali all’estero in situazioni analoghe, come sempre garantito finora”. E allo stesso tempo ha sottolineato: “Per agevolare il buon esito della finalità rappresentata, ovvero la consegna di generi di prima necessita’ alla popolazione palestinese, tenuto conto della limitata quantità di aiuti trasportabili sulle imbarcazioni coinvolte, si suggerisce la possibilità di avvalersi di canali alternativi e più efficaci di consegna”.
“Mi permetto di segnalare – ha aggiunto – i canali finora attivati dal Governo italiano, che, come è noto, svolge un ruolo di primo piano nel prestare assistenza alla popolazione civile attraverso l’iniziativa umanitaria ‘Food for Gaza‘, con cui è stato possibile distribuire oltre 200 tonnellate di generi di prima necessita’, aiuti alimentari e sanitari, toccando anche le aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia”. Per il presidente del Consiglio, insomma, “avvalersi dei canali umanitari già attivi, non solo da parte del Governo italiano, eviterebbe di esporre i partecipanti all’iniziativa “Global Sumud Flotilla” ai rischi derivanti dal recarsi in una zona di crisi e al conseguente onere a carico delle diverse Autorità statuali coinvolte di garantire tutela e sicurezza”.
La premier nel pomeriggio ha presenziato alla riunione del Consiglio dei ministri – durata circa due ore – che ha dato il via libera, tra l’altro, ad un dl flussi, ad un decreto sanità che tocca il tema della responsabilità dei medici, alla riforma dell’esame di maturità e alla riforma degli ordini professionali.
“Il ruolo dei professionisti è fondamentale per il rilancio dell’Italia. Questo Governo ne riconosce da sempre la specificità, e ha scelto di approvare oggi un pacchetto di provvedimenti che era atteso da anni e che ha un obiettivo di fondo: promuovere il valore economico, culturale e sociale svolto nella nostra Nazione dal mondo delle libere professioni”, ha sottolineato in una nota la premier. Durante il Consiglio dei ministri, riferisce chi ha partecipato alla riunione, ha spiegato che i provvedimenti adottati dal governo saranno ora valutati dal Parlamento che potrà porre dei correttivi qualora fosse necessario. Il Cdm ha, invece, rinviato l’esame del disegno di legge di delega al governo per la riforma della disciplina dell’ordinamento della professione di dottore commercialista e di esperto contabile e dato semaforo verde alla riforma dell’ordinamento forense.