AGI – “Io credo che debba essere una consultazione sulla giustizia”. Cosi’ il presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo al Tg1 sull’eventuale ‘profilo politico’ del referendum sulla riforma costituzionale della giustizia. “Non ci saranno in ogni caso conseguenze per il governo – chiarisce la premier – noi arriveremo alla fine della legislatura e chiederemo agli italiani di essere giudicati per il complesso del lavoro che abbiamo fatto, anche perché voglio ricordare a tutti – aggiunge – che i governi passano e invece le leggi, soprattutto quelle costituzionali, rimangono e incidono sulla vita dei cittadini. Quindi io penso che sia una scelta più facile: Chi pensa che nella giustizia va tutto bene voterà contro la riforma, quindi voterà ‘no’. Chi pensa che invece possa migliorare, voterà a favore della riforma, quindi voterà si”, ha concluso.
“Non sono d’accordo con l’Anm”. Ha ribadito il presidente del Consiglio. “A memoria – ha aggiunto – non ricordo una volta in cui sia stata favorevole a una qualsiasi riforma della giustizia. La loro idea è che tutto va benissimo” ma non è l’idea che abbiamo noi della giustizia e probabilmente neanche quella che hanno i cittadini”, ha concluso la premier.
Ponte sullo Stretto: Meloni, incuriosita da alcuni rielivi della Corte dei Conti
“Sono rimasta francamente un pò incuriosita di fronte ad alcuni rilievi” espressi dalla magistratura contabile in merito al progetto del Ponte sullo Stretto – ha aggiunto la premier. Tra i rilievi ‘curiosi’ – cita Meloni – “quello nel quale ci si chiedeva per quale ragione avessimo condiviso una parte della documentazione via link, perché – osserva – si avrebbe voglia di rispondere perché c’è internet”. “Dopodiché – prosegue la premier – il governo aspetta i rilievi e risponderà a quelli”. “L’obiettivo – ribadisce Meloni – e’ fare il ponte sullo stretto di Messina, che è un’opera strategica: sarà un’opera ingegneristica unica al mondo. Noi – conclude – siamo eredi di una civiltà che con i suoi ponti ha meravigliato il mondo per millenni e io non mi rassegno all’idea che non si possa più fare oggi perché siamo soffocati dalla burocrazia e dai cavilli”.
Manovra: Meloni, non credo ci saranno modifiche al contributo delle banche
“Non credo” che ci saranno modifiche alla legge di bilancio in merito al contributo delle banche. “Secondo me – ha aggiunto la premier – è un bel segnale che si mettano le risorse sui lavoratori, sulle imprese che assumono, sulle famiglie, sulla natalità, sulla sanità e che si chieda un contributo a banche e assicurazioni”.



