AGI – Ammette i suoi errori, tanti e così gravi da essergli costati la corona, e sogna di tornare nella sua Spagna l’ex re Juan Carlos, in esilio da 5 anni. A confessarlo è lo stesso 87enne ex sovrano, nell’autobiografia scritta con Laurence Debray uscita oggi in Francia, dal titolo ‘Riconciliazione‘. “Sono un uomo ferito“, confessa, “non c’è giorno in cui la nostalgia non mi attanagli. Come se la Spagna mi si fosse incollata alla pelle”. Juan Carlos ha abdicato nel 2014 in favore del figlio Filippo e vive dal 2020 negli Emirati Arabi Uniti. “Temevo di andarmene senza aver potuto raccontare tutto, spiegare tutto”, dice ancora nelle 500 pagine in cui riconosce “errori“, come la sua relazione con l’aristocratica tedesca Corinna Larsen, che evoca senza nominarla.
“Non posso evitare questo caso poiché ha avuto un impatto sfortunato sul mio regno e sul mio destino. Ma è con riluttanza che mi avvicino. E probabilmente sarà l’unica volta”, dice Juan Carlos. I due erano insieme nella battuta di caccia in Botswana in cui il re rimase ferito nel 2012, un incidente che creò un’ondata di proteste contro la corona accusata di poca empatia con un paese in profonda crisi economica. L’ex re parla anche dei numerosi doni ricevuti durante il suo regno e ammette che fu un “grave errore” aver accettato una donazione di 100 milioni di dollari dal re Abdullah dell’Arabia Saudita.
Gli inizi della monarchia e il patto con Franco
Anche se, sottolinea, “è un regalo che non potevo rifiutare”. Juan Carlos torna anche agli inizi della sua monarchia, quando la Spagna era ancora sotto il giogo di Franco. “Ero seduto accanto a lui sul suo letto d’ospedale. Mi prese la mano e mi disse come in un ultimo respiro: ‘Vostra Altezza, vi chiedo solo una cosa: mantenete l’unità del Paese‘”.
Il ruolo nella transizione democratica
E così è stato. Da quel momento, nel 1975, il re è stato paradossalamente paladino della nascita della democrazia, difesa anche nei momenti più difficili come il tentato colpo di Stato del colonnello Tejero nel 1981. Questo ha fatto del re, insieme al suo innato fascino, una figura di spicco della scena politica internazionale oltre che del jet set.
Il rammarico per la regina Sofia
Una nota amara per l’ex re sono anche i rapporti con la consorte Sofia, rimasta in Spagna: “Mi dispiace amaramente che mia moglie non mi sia mai venuta a trovare. Sospetto che non voglia far arrabbiare nostro figlio”.



