martedì, Novembre 18, 2025
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Meta vince la causa contro l’abuso di posizione dominante nei social

AGI – Un giudice federale degli Stati Uniti ha respinto la causa antitrust della Federal Trade Commission contro Meta, stabilendo che il colosso della tecnologia non detiene il monopolio sui social media. La sentenza consegna una vittoria significativa a Meta dopo una battaglia legale durata cinque anni, iniziata quando l’agenzia statunitense ha intentato una causa nel dicembre 2020, sostenendo che la società aveva mantenuto illegalmente il proprio monopolio acquisendo Instagram nel 2012 e WhatsApp nel 2014 per eliminare le minacce competitive. 

Il giudice James Boasberg del tribunale distrettuale federale di Washington ha concluso che Meta affronta una concorrenza sufficiente da parte dei rivali TikTok e YouTube. La Federal Trade Commission (FTC) aveva sostenuto che Facebook, Instagram, Snapchat e il piccolo concorrente MeWe competessero in un mercato distinto, separato dalle piattaforme di intrattenimento video come TikTok e YouTube. Ma Boasberg ha ritenuto che tale distinzione non sia più valida nell’attuale panorama convergente dei social media.

“Meta non detiene alcun monopolio nel mercato rilevante”, ha dichiarato il giudice, osservando che Facebook e Instagram si sono trasformati profondamente negli ultimi anni fino a mostrare principalmente agli utenti brevi video raccomandati dagli algoritmi quasi identici all’offerta principale di TikTok. Il tribunale ha rilevato che gli americani trascorrono ormai solo il 17% del loro tempo su Facebook guardando contenuti di amici, percentuale che scende al 7% su Instagram. Al contrario, gli utenti guardano prevalentemente i “Reels” brevi video di sconosciuti raccomandati dall’AI.

Facebook, Instagram, TikTok e YouTube si sono dunque evoluti fino ad avere caratteristiche principali quasi identiche”, ha scritto Boasberg, citando ampie prove empiriche che mostrano come gli utenti trattino queste piattaforme come sostituti. La decisione rappresenta un duro colpo per le autorità antitrust statunitensi, che negli ultimi anni hanno perseguito azioni aggressive contro le grandi aziende tecnologiche, con risultati alterni in tribunale. Il governo USA ha avviato cinque grandi procedimenti contro i colossi tecnologici negli ultimi anni, inclusi due contro Google e cause contro Apple e Amazon. Un altro giudice statunitense, a settembre, ha respinto il tentativo del governo di smantellare Google, dopo che il gigante dei motori di ricerca era stato riconosciuto come operante in modo illegale come monopolio.

 

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