AGI – Nei primi otto mesi del 2025, 43.580 migranti sono sbarcati in Italia via mare. Questo dato rappresenta un aumento del 2,44% rispetto ai 42.544 arrivi registrati nello stesso periodo del 2024, ma rimane in netto calo (-72,3%) rispetto ai 157.651 arrivi dell’intero 2023. Secondo i dati aggiornati pubblicati dal Ministero dell’Interno italiano, la tendenza rimane stabile rispetto allo scorso anno e significativamente inferiore ai picchi osservati due anni fa.
La Libia rimane di gran lunga il principale Paese di partenza, con 38.466 migranti registrati al 2 settembre, pari a circa l’88,3% del totale. Ciò rappresenta un aumento del 52,2% rispetto alle 25.279 partenze registrate nello stesso periodo del 2024. D’altro canto, le partenze dalla Tunisia sono diminuite drasticamente: 3.290 rispetto alle 14.641 dell’anno scorso (-77,5%). Lo stesso trend si applica alla Turchia, che è scesa da 1.922 a 1.011 migranti (-47,4%). I flussi dall’Algeria, dal canto loro, hanno registrato un leggero aumento, con 813 partenze rispetto alle 702 del 2024 (+15,8%).
La distribuzione geografica degli sbarchi conferma la predominanza della Sicilia, che ha registrato 36.162 arrivi dall’inizio dell’anno. Seguono Calabria (1.846), Sardegna (1.029), Campania (848), Toscana (772), Liguria (759), Marche (720), Puglia (696), Emilia-Romagna (525), Abruzzo (180) e Lazio (43).
In termini di nazionalità dichiarate, il Bangladesh è in testa con 13.148 migranti. Seguono Eritrea (5.787), Egitto (5.537), Pakistan (3.094), Sudan (2.133), Etiopia (1.778), Somalia (1.575), Siria (1.162) e Guinea (1.089). Altri contingenti provengono da Tunisia (1.074), Iran (1.065), Algeria (793), Nigeria (681), Mali (646) e Costa d’Avorio (524), a cui si aggiungono circa 3.494 persone di altre nazionalità.
Nel frattempo, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) segnala che dal 1° gennaio al 23 agosto sono stati intercettati e riportati in Libia 14.920 migranti, tra cui 12.939 uomini, 1.354 donne e 482 bambini. Circa 145 altri non hanno dichiarato il proprio genere. Nello stesso periodo, la rotta del Mediterraneo centrale ha registrato 427 morti e 319 dispersi. A titolo di confronto, l’OIM ha registrato 21.762 migranti riportati in Libia nel 2024 (665 morti e 1.034 dispersi) e 17.190 nel 2023 (962 morti e 1.536 dispersi).
Infine, l’isola di Creta è un importante punto di arrivo per le imbarcazioni provenienti dalla Libia orientale, spesso più grandi di quelle provenienti dalla Turchia. Secondo l’UNHCR, da gennaio 2025 sono sbarcati più di 10.900 migranti. In totale, dall’inizio dell’anno sono arrivati irregolarmente in Grecia meno di 28.000 migranti, una cifra ben lontana dal confronto con la crisi migratoria del 2015, quando più di 800.000 persone raggiunsero il Paese in un solo anno.