AGI/Vista – “Oggi, ad esempio, il Piano Mattei per l’Africa, che è un’iniziativa che il Governo italiano sta portando avanti, non è più un’iniziativa solo italiana, ma è diventata una strategia europea e internazionale, che può contare su sinergie strutturate a vario livello. Come quella che abbiamo consolidato – e voglio ringraziare ancora una volta Ursula von der Leyen per il lavoro che abbiamo fatto, e che stiamo facendo, insieme -, con il Global Gateway dell’Unione europea. È una cooperazione che vale già oltre un miliardo e 200 milioni di euro e che si pone l’obiettivo di realizzare nel Continente africano progetti e investimenti capaci di generare uno sviluppo economico e sociale stabile e duraturo nel tempo. Ma è un impegno che l’Italia sta portando avanti anche con il Processo di Roma per la Migrazione e lo Sviluppo, al quale molti di voi già assicurano il proprio contributo e che si sta rivelando uno strumento molto efficace per coordinare, ad esempio, gli sforzi collettivi sul fronte dei rimpatri volontari assistiti. L’Italia ha lavorato anche per proporre soluzioni innovative, che oggi sono guardate con sempre maggiore interesse e stanno progressivamente diventando patrimonio comune. Mi riferisco prima di tutto al Protocollo che abbiamo sottoscritto con l’Albania – saluto e ringrazio il Ministro dell’Interno Kociu, che è con voi oggi a Bruxelles – per processare in territorio extra UE ma sotto giurisdizione europea le richieste di asilo e le procedure di rimpatrio. Questo modello ha fatto da apripista a livello europeo. Lo dimostra l’accordo raggiunto pochi giorni fa dai Ministri dell’Interno UE sull’introduzione del concetto di Paese terzo sicuro e sulla lista europea di Paesi di origine sicuri, oltre che sul nuovo Regolamento “rimpatri”, che prevede proprio la possibilità di istituire nei Paesi terzi dei “return hubs”. Scelte nelle quali abbiamo creduto fin dall’inizio, perché siamo convinti che garantiranno procedure più rapide e certe, oltre che rappresentare un efficace strumento di deterrenza nei confronti di chi ha fatto della tratta di esseri umani un business ignominioso. E, sempre in questa logica, rientra la decisione di avviare una riflessione sulla capacità delle Convenzioni internazionali di affrontare le sfide della moderna migrazione irregolare e della sicurezza. È una proposta che ha raccolto via via sempre più adesioni e che ora sta prendendo corpo in un primo dibattito a livello politico nel Comitato dei Ministri a Strasburgo, trovando formalizzazione in una dichiarazione politica promossa da Italia e Danimarca e sottoscritta da 27 Nazioni, cioè oltre la metà del Consiglio d’Europa”, così Giorgia Meloni alla Conferenza internazionale dell’Alleanza Globale contro il traffico di migranti. Chigi Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev



