sabato, Giugno 21, 2025
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Morte di Andreea Rabciuc: il pm chiede di condannare l’ex a 7 anni per istigazione al suicidio

AGI – Sette anni di carcere per Simone Gresti che, secondo il pubblico ministero Irene Bilotta, istigò al suicidio e maltrattò l’allora fidanzata Andreea Rabciuc. La giovane romena aveva fatto perdere le proprie tracce il 12 gennaio 2022 dopo una cena con Gresti e una coppia di amici a Montecarotto (Ancona) e fu ritrovata morta il 20 gennaio dello scorso anno all’interno di un casale abbandonato e fatiscente, a meno di un chilometro di distanza dal luogo della scomparsa.

La richiesta di condanna, davanti al gup Alberto Pallucchini, tiene conto anche dell’accusa per spaccio di droga nei confronti dell’autotrasportatore di Moie (Ancona), reato emerso in un secondo filone dell’indagine e il cui fascicolo è stato unito a quello principale. Per il pm, Gresti è l’unico responsabile del suicidio di Andreea, anche alla luce del messaggio che la giovane aveva lasciato all’interno del casolare dove sono stati ritrovai i suoi resti: “Se non mi avesse tolto il cellulare, chiamavo mamma”.

Gresti aveva chiesto di essere ascoltato dal gup e oggi, nel corso dell’udienza del processo con il rito abbreviato e a porte chiuse, ha risposto alle domande del giudice, negando ogni responsabilità per il suicidio di Andreea. Durante la fase delle indagini, l’uomo non era stato mai sentito dalla procura, nè aveva richiesto di poter testimoniare. La prossima udienza è stata calendarizzata al 18 novembre, quando parleranno gli avvocati della mamma di Andreea, che si è costituita parte civile, e i difensori dell’autotrasportatore.

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