martedì, Luglio 1, 2025
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Morto Joseph Giordano, il medico che salvò Reagan dopo l’attentato del 1981

AGI – Joseph Giordano, ex primario di chirurgia e direttore del centro traumatologico del George Washington University Hospital, che contribuì a salvare la vita del presidente Ronald Reagan dopo che fu colpito durante un attentato nel 1981, è morto il 24 giugno, due giorni dopo il suo 84 compleanno, lo scrive il Washington Post.

Il figlio Christopher ha spiegato che è morto al MedStar Georgetown University Hospital per complicazioni dovute a un’infezione.
Giordano, chirurgo vascolare che aveva precedentemente lavorato presso il Walter Reed Army Medical Center, entrò a far parte dello staff del GW Hospital nel 1976. Uno dei suoi primi incarichi fu quello di rinnovare il pronto soccorso dell’ospedale. Nel pomeriggio del 30 marzo 1981. Dopo aver parlato ai gruppi sindacali, Reagan stava lasciando il Washington Hilton vicino a Dupont Circle verso le 14:30 quando furono sparati sei colpi in rapida successione. Diverse persone rimasero ferite e caddero sul marciapiede.

Sulle prime, non era chiaro se Reagan fosse stato colpito, ma l’agente dei Servizi Segreti Jerry Parr lo spinse nella limousine presidenziale e salì con lui sul sedile posteriore. Reagan lamentò un dolore al petto e aveva sangue sulle labbra. Parr ordinò quindi alla limousine di dirigersi al GW Hospital invece di tornare alla Casa Bianca. Meno di 10 minuti dopo, Reagan entrò al pronto soccorso con le proprie forze prima di cadere a terra. Il dottor Giordano era con i pazienti in un’altra ala dell’ospedale quando un messaggio dall’interfono gli chiese di presentarsi immediatamente al reparto traumatologico.

Quando il dottor Giordano lo vide per la prima volta, Reagan era sdraiato su una barella. “Come sta, signor presidente?” chiese, secondo quanto riportato dal giornalista Del Quentin Wilber nel libro “Rawhide Down”, che racconta la sparatoria.

“Ho difficoltà a respirare”, rispose Reagan. Agendo rapidamente per stabilizzare le condizioni di deterioramento del presidente, il dottor Giordano eseguì un’incisione nel tronco di Reagan e vi inserì un tubo di plastica, che si riempì immediatamente a causa dell’emorragia interna.

“Era gravemente ferito”, dichiarò Giordano a una pubblicazione della GWU nel 1981. “Penso che fosse vicino a morire”. Scoprì che l’emorragia era dovuta a una ferita da arma da fuoco e chiese a un collega, il chirurgo cardiaco e toracico Benjamin Aaron, di aiutarlo a trovare il proiettile. Prima di essere anestetizzato, Reagan scherzò con i medici che lo circondavano: “Per favore, ditemi che siete tutti repubblicani”. “Oggi siamo tutti repubblicani, signor presidente”, rispose il dottor Giordano. 

 

 

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