mercoledì, Settembre 3, 2025
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Netanyahu: “Colpito il portavoce di Hamas, Abu Obaida. Spero che non sia più con noi”

AGI – Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha parlato dell’assassinio del portavoce di Hamas Abu Obeida, con una frase pesantemente ironica durante la riunione del gabinetto di sicurezza del suo governo. “L’annuncio di Hamas su Abu Obeida non arriverà, a quanto pare non c’è più nessuno con cui parlare”, ha affermato il premier sarcasticamente, secondo quanto riferito dal quotidiano Times of Israel.

 

Finora solo una fonte palestinese, non meglio precisata, ha precedentemente riferito ad Al-Arabiya che Abu Obeida è stato ucciso in un attacco dell’Idf che ha colpito il suo appartamento a Gaza City, ma Israele non lo aveva ancora confermato nè Hamas.

 

“Lo Shin Bet (l’agenzia di intelligence interna) e le Forze di Difesa Israeliane hanno colpito il portavoce di Hamas, Abu Obaida”, ha detto Netanyahu all’inizio della riunione del governo. “Spero che non sia più con noi, ma al momento non ci sono informazioni chiare da Hamas, quindi saranno le prossime ore e i prossimi giorni a determinarlo”, ha aggiunto. 

Israele punta solo ad accordo completo

Un accordo di cessate il fuoco temporaneo per il rilascio degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza “non è all’ordine del giorno”, in quanto Israele punta “solo a un accordo completo”. Lo ha dichiarato il ministro della Cultura Miki Zohar in vista della riunione di governo di oggi.

 

“C’è una chiara decisione dello Stato di Israele, e a mio parere potrebbe essere espressa in modo più chiaro nei prossimi giorni: solo un accordo completo”, ha dichiarato Zohar a Canale 12.

 

“Non c’è più la possibilità di un accordo parziale. Israele ha deciso che un accordo parziale non è all’ordine del giorno. L’unica cosa all’ordine del giorno è porre fine alla guerra, insieme, ovviamente, al rientro di tutti gli ostaggi e alla smilitarizzazione della Striscia”, ha sottolineato il ministro.

 

I commenti di Zohar giungono due settimane dopo che Hamas ha dichiarato di aver accettato le linee generali di un accordo di cessate il fuoco di 60 giorni che avrebbe comportato il rilascio di 10 prigionieri israeliani ancora in vita, dei 48 ostaggi ancora detenuti dai gruppi terroristici a Gaza, di cui almeno 20, secondo Israele, sono ancora vivi.

Il governo israeliano non ha fornito alcuna risposta a tale offerta di cessate il fuoco e ha portato avanti i suoi piani per conquistare Gaza City, con una massiccia operazione in corso. Sempre secondo fonti israeliane, non è previsto che tale accordo venga preso in considerazione nella riunione odierna. 

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