AGI – Allo Stadio dei Marmi “Pietro Mennea”, messo a disposizione da Sport e Salute, si è giocato il quadrangolare “PPP50: Pasolini segna ancora”, dedicato ai 50 anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini. In campo quattro squadre speciali: la Nazionale Attori, l’Osvaldo Soriano International Football Club, la Nazionale Giornalisti e il Campidoglio Football Club. A dare il calcio d’inizio al torneo è stato Ninetto Davoli, storico amico dello scrittore assassinato all’Idroscalo di Ostia il 2 novembre 1975. Alla manifestazione, che rientra nelle celebrazioni ufficiali organizzate per la ricorrenza dei 50 anni da Roma Capitale, era presente l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio.
Ninetto Davoli, intervistato dall’AGI ha detto: “Per Pier Paolo il calcio era un piacere perché ci rende un po’ tutti bambini. Non sono molto d’accordo a ricordarlo a 50 anni dalla morte perché Pier Paolo bisogna averlo dentro di sè. Pasolini va letto, non ricordato a 50 anni dalla morte. Ma cosa vuoi?… La società è questa”.
“Pier Paolo aveva la sfacciataggine di dire quello che pensava, senza compromessi. Era libero, e voleva essere libero di raccontare tutto. Ai ragazzi di oggi direbbe di cercare, di capire. Cinquant’anni fa disse: ‘Il mondo sta diventando cosi’ brutto che a volte abbasso la testa, non riesco a guardare la gente in faccia’”.
Chi ha vinto il quadrangolare
Passando al risultato del campo, va detto che il quadrangolare ha regalato molte emozioni al pubblico accorso numeroso sugli spalti. Nel primo incontro la Nazionale Attori Scrittori è stata sconfitta 1-0 dall’Osvaldo Soriano, mentre l’altra semifinale tra Campidoglio e Giornalisti si è chiusa sull’1-1, con il Campidoglio poi vincente ai rigori. Nella finale per il terzo posto i Giornalisti hanno superato gli Attori per 3-1, mentre la finalissima tra Campidoglio e Osvaldo Soriano si è chiusa 0-0, decisa ancora una volta dai rigori. A sollevare la Coppa Pasolini è stata la squadra del Campidoglio, in una giornata in cui, simbolicamente, “Pasolini segna ancora”.



