lunedì, Settembre 1, 2025
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Non solo Cobolli, sono già 8 i ritiri agli Us Open

AGI – Il ritiro di Flavio Cobolli per un problema al polso nel derby con Lorenzo Musetti è l’ottavo di questi Us Open segnati da una serie di problemi fisici, tra il caldo e gli infortuni che una superficie veloce come il cemento di Flushing Meadows rendono più frequenti. Solo nel terzo turno hanno gettato la spugna anzitempo anche il tedesco Daniel Altmaier contro De Minaur (stiramento alla coscia) e il polacco Kamil Majchrzak contro Riedi. Entrambi, come Cobolli, erano reduci da maratone vinte al quinto set.

In precedenza si era ritirato l‘americano Ben Shelton per un problema alla spalla sinistra e la quinta testa di serie del torneo, Jack Draper, non si era presentato neppure in campo al secondo turno per un infortunio all’omero sinistro. Al primo turno erano stati costretti ad abbandonare Sebastian Korda e Shang Juncheng. Lo stesso 38enne Novak Djokovic ha avuto problemi di vesciche ai piedi a inizio torneo e ha dovuto lottare con i dolori alla schiena per superare Cam Norrie venerdì scorso, diventando il più anziano ad approdare agli ottavi degli Us Open dopo il coetaneo Jimmy Connors nel 1991.

I sei ritiri soltanto nel tabellone maschile nella parte iniziale di questi Us Open sono già più dei cinque registrati nell’ultimo Wimbledon. Al Roland Garros tra gli uomini alla fine ce n’erano stati otto, agli Australian Open nove. Tra le donne finora i ritiri a Flushing Meadows sono stati due: Nuria Parrizas-Diaz al primo turno ed Eva Lys al secondo.

Due settimane fa il ritiro per un malore di Jannik Sinner nella finale di Cincinnati, in Ohio, contro Carlos Alcaraz aveva riaperto il dibattito sul caldo, i ritmi forsennati e le troppe partite dei calendari Atp.

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