mercoledì, Settembre 3, 2025
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Non solo Modric e Vardy. La top 11 dei quasi 40enni della serie A

AGI – Esperienza, classe, intelligenza tattica. E quella leadership silenziosa che nello spogliatoio può davvero aiutare. La generazione degli old millennial – i giocatori nati negli anni ’80, ormai a un passo dai 40 – è tornata protagonista in questo calciomercato estivo impazzito, che ha riportato in Serie A alcuni grandi vecchi del calcio europeo.

Una corrente nostalgica e insieme affascinante, tanto che si può perfino immaginare una formazione ad hoc: ruoli un po’ stiracchiati e assetto iper-offensivo, ma capace di far brillare ancora il talento di chi è un po’ più in là con gli anni, calcisticamente parlando. Un 3-4-3 tutta spinta, coraggio e geometrie. Con uno spirito di gioco da puro fantacalcio.  

Porta

In questa Serie A resistono soltanto due portieri nati prima del 1990. Daniele Padelli, che a ottobre spegnerà 40 candeline, e il brasiliano Nicolas, tre anni più giovane. Udinese e Pisa hanno deciso di affidarsi ancora a loro non tanto per i minuti in campo, quanto per il peso nello spogliatoio e la capacità di far crescere Sava e Semper. Difficile stabilire un titolare: nella nostra formazione “vintage” li mettiamo sullo stesso piano, pronti a darsi il cambio tra i pali.

Difesa

La difesa, più che una linea a tre, sembra un esperimento da calcetto del giovedì sera. A guidarla al centro c’è Raúl Albiol: l’ex Napoli torna in Italia a 39 anni, dopo tante stagioni al Villarreal, con la missione di portare ordine e disciplina al Pisa di Gilardino. Alla sua destra troviamo Lorenzo De Silvestri, simbolo del Bologna: magari non ha più la gamba per arare la fascia, ma le capacità per stare in una difesa a tre ci sono tutte. Completa il reparto un altro volto del Pisa, Juan Cuadrado. Non è mai stato un difensore puro, vero, ma è un po’ come a calcetto: qualcuno in difesa ci deve stare, anche controvoglia. E in questa squadra d’annata bisogna adattarsi: e chi meglio di lui, che agli inizi era un terzino prima di trasformarsi nell’esterno totale che tutti ricordiamo?

Centrocampo

A centrocampo la qualità non manca. In cabina di regia, con la fascia da capitano al braccio, c’è Luka Modrić: il croato, chiusa la sua infinita storia con il Real Madrid, ha scelto Milano per un’ultima grande sfida, sedotto dal progetto di Max Allegri. Al suo fianco Nemanja Matić, chiamato a dare solidità ed esperienza al centrocampo del Sassuolo. Sulle corsie spazio al talento e alla fantasia: da una parte Franco “El Mudo” Vázquez, ormai leader tecnico della Cremonese, dall’altra Pedro, che a 38 anni continua a essere l’idolo incontrastato dei tifosi laziali.

Attacco

Davanti c’è un tridente che mescola stili e storie diverse, ma con un comune denominatore: buttarla dentro quando conta. Jamie Vardy, simbolo del Leicester delle meraviglie, ha scelto la Cremonese di Davide Nicola per un ultimo giro sulle montagne russe, con l’obiettivo di far sognare i tifosi grigiorossi. Al suo fianco Edin Džeko, che a Firenze va a caccia di una nuova giovinezza, pronto a sgomitare con Kean e Piccoli per guadagnarsi minuti e centralità. E poi, come arma speciale da usare nei finali di partita, Leonardo Pavoletti: bomber d’area, protagonista di tante pagine recenti del Cagliari, sempre capace di accendersi quando la palla scotta.

 

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