AGI – Nello Stato molto conteso della Pennsylvania (nord-est), a Pittsburgh, culla dell’acciaio americano, l’influente ex presidente democratico Barack Obama farà campagna a sostegno di Kamala Harris, mentre le operazioni di voto anticipato sono iniziate. Il team elettorale di Harris ha aspettato strategicamente lo sprint finale per far scendere in pista Obama, nella speranza di ottenere un vantaggio sull’ex presidente e candidato repubblicano Donald Trump.
Proprio ieri Trump era in Pennsylvania, mentre oggi è alla volta di un altro stato chiave: il Michigan, a Detroit, capitale dell’industria automobilistica. Kamala Harris andrà invece dall’altra parte del Paese, a ovest, ma anche in uno “Swing State”: il Nevada. La Casa Bianca ha avvertito che la vicepresidente sarà tenuta informata per tutta la giornata sulle ripercussioni dell’uragano Milton, che si è abbattuto ieri sera sulla Florida, considerato uno dei più pericolosi degli ultimi anni.
Dopo la Pennsylvania, Obama si impegnerà nei confronti degli altri sei “Swing States”, gli Stati cardine dove si svolgeranno le elezioni presidenziali, un voto a suffragio indiretto. Ieri, un sondaggio d’opinione condotto dalla Quinnipiac University ha rilevato guadagni per Trump in tre di questi territori elettorali strategici: Wisconsin, Michigan e Pennsylvania. Il candidato repubblicano sarebbe leggermente in vantaggio nei primi due mentre quello democratico avrebbe un vantaggio molto sottile in Pennsylvania, senza dubbio lo Stato più ambito con i suoi 19 elettori.