AGI – Il secondo summit dei Sistemi alimentari delle Nazioni unite si tiene dal 27 al 29 luglio ad Addis Abeba, in Etiopia, per valutare i progressi nella trasformazione dei sistemi alimentari e rafforzare l’impegno politico per raggiungere l’obiettivo “Fame zero” dell’Agenda 2030.
Appuntamento cruciale
Il vertice, noto come Food Systems Summit Stocktacking Moment + 4, (UNFSS+4), si profila come un momento di bilancio in un contesto internazionale dei più complessi, tra guerre, dazi, rincari dei prezzi del cibo ed eventi climatici estremi, che colpiscono in particolare alcune popolazioni, a cominciare da Gaza e dal Sudan. Nonostante i proclami dei leader, l’obiettivo della “Fame zero” sembra allontanarsi dalle agende degli Stati a favore della corsa al riarmo. Un appuntamento cruciale, co-presieduto dall’Etiopia e dall’Italia, a 5 anni dallo scadere degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030.
Verifica delle Nazioni Unite
La sessione di apertura ad alto livello domani mattina sarà inaugurata dalla vicesegretaria Generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, dal primo ministro italiano Giorgia Meloni e dal primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali. Il summit rappresenta la seconda verifica dei progressi rispetto al Vertice delle Nazioni Unite del 2021 sui sistemi alimentari, dopo l’UNFSS+2, che si era tenuto a Roma nel luglio 2023. La scelta della capitale dell’Etiopia ha suscitato dubbi e critiche da più punti di vista sull’opportunità di organizzare un vertice internazionale sulla sicurezza alimentare in un Paese dove gran parte della popolazione è ridotta alla fame.
Tre obiettivi principali
Sono tre gli obiettivi principali del vertice di Addis Abeba, evidenziati dal segretario generale Antonio Guterres: una riflessione sui progressi compiuti; un punto sulle partnership e il monitoraggio degli impegni presi; l’aumento degli investimenti e sbloccare i finanziamenti. In sintesi, nella capitale dell’Etiopia governi, organizzazioni non governative, sindacati, mondo accademico, comunità scientifica, settore privato porteranno messaggi chiave per fare il punto delle lezioni apprese finora e delineeranno le misure concrete per mantenere lo slancio.
Day one
Il primo giorno del “Stocktaking Moment +4” offrirà spazio ai massimi vertici politici per riflettere strategicamente sugli sviluppi globali e sulla loro rilevanza per la realizzazione del diritto al cibo a livello globale, analizzando le molteplici relazioni tra i vari fattori trainanti e le cause profonde e riaffermando la necessità di orientarsi verso sistemi alimentari più sostenibili. I decisori condivideranno esperienze stimolanti di convergenza politica di impatto, mentre gli operatori del settore rifletteranno approfonditamente sui fattori abilitanti e sugli ostacoli delle transizioni in corso.
La seconda giornata
La sessione di apertura ad alto livello, lunedì 28 luglio, avrà come tema: “Sfruttare un mondo in cambiamento per il futuro dei sistemi alimentari sostenibili”. Sarà seguita da una plenaria dedicata alla riflessione sui progressi compiuti nella trasformazione dei sistemi alimentari dal Vertice sui Sistemi Alimentari del 2021.
In agenda un focus intitolato “Dalla visione all’azione: il potere della volontà politica per sistemi alimentari inclusivi, resilienti, sani e sostenibili”, diretto dai governi di Etiopia, Italia e dalle agenzie Onu FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura), IFAD (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo) e WFP (Programma alimentare mondiale).
Sistemi inclusivi, resilienti, sani e sostenibili
Nel pomeriggio, si proseguirà con una tavola rotonda ministeriale su “Gestire le transizioni verso sistemi alimentari inclusivi, resilienti, sani e sostenibili”, diretta dalla FAO e dall’UNEP (Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente). Riunirà leader nazionali e partner globali per evidenziare gli attuali costi nascosti dei sistemi alimentari e condividere esperienze e progressi verso il raggiungimento di sistemi alimentari inclusivi, resilienti, sani e sostenibili. I relatori affronteranno l’importanza di politiche coerenti, basate su dati concreti e allineate al raggiungimento di risultati in ambito economico, sociale, ambientale, nutrizionale e sanitario, di equità e di altre priorità. La discussione individuerà i principali ostacoli e fattori abilitanti delle transizioni sistemiche a partire dalle esperienze dei singoli paesi ed esplorerà i modi in cui la comunità globale può promuovere questo cambiamento. L’obiettivo è evidenziare il ruolo di dati, evidenze scientifiche, politiche, innovazione e collaborazione per garantire il diritto a un’alimentazione adeguata per tutti, supportando al contempo gli obiettivi di sviluppo nazionale.
Finanza pubblica
In chiusura, una plenaria dedicata alla “Finanza pubblica, commercio e investimenti responsabili per accelerare la transizione”, diretta dall’IFAD e dalla Banca Mondiale. Il finanziamento torna al centro della scena in un ecosistema della finanza alimentare piuttosto teso. Il quadro è contrastante: alcuni Paesi a basso e medio reddito hanno compiuto passi avanti nella mobilitazione delle risorse interne e i finanziamenti per lo sviluppo dei sistemi alimentari sono aumentati, a dimostrazione dell’impegno dei donatori. Tuttavia, i finanziamenti complessivi rimangono insufficienti. Persiste la tensione tra bisogni umanitari a breve termine e investimenti strutturali a lungo termine. La finanza mista continua a favorire i Paesi a medio reddito, mentre i Paesi a basso reddito faticano ad attrarre capitali privati. La maggior parte delle PMI agricole rimane esclusa da finanziamenti accessibili.
Punto di svolta
L’UNFSS+4 rappresenta un punto di svolta cruciale, ma anche un momento di opportunità. Stanno emergendo soluzioni di finanziamento promettenti e innovative, guidate dai Paesi, che combinano capitale interno, di sviluppo e privato, dando potere a piccoli imprenditori, donne e giovani. Questa sessione di punta, con la partecipazione del vicesegretario Generale delle Nazioni Unite, di ministri, istituzioni finanziarie internazionali, del settore privato e dei piccoli imprenditori agricoli, valuterà i progressi e i rischi e coinvolgerà il pubblico in soluzioni di finanziamento coraggiose, guidate dai Paesi, che ispirino l’azione.
Messaggio chiaro
Dobbiamo cogliere l’attimo: finanziare la trasformazione dei sistemi alimentari con urgenza, ambizione e unità. Le successive sessioni tematiche del 29 luglio si concentreranno su uno specifico fattore abilitante o sfida per i sistemi alimentari: gli argomenti spaziano dagli investimenti e dal rafforzamento della resilienza allo sfruttamento del potenziale dei pasti scolastici, all’azione per il clima, alla finanza pubblica e all’innovazione scientifica. A quattro anni dal Summit delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari, che ha lanciato un movimento globale per trasformare i sistemi alimentari mondiali, rendendoli più efficienti, inclusivi, resilienti e sostenibili a sostegno dell’Agenda 2030, il rapporto degli stakeholder indipendenti per l’UNFSS+4 invia un messaggio chiaro: i progressi sono in corso, ma la trasformazione dei sistemi alimentari deve diventare più inclusiva, meglio allineata con gli impegni globali e fondata su una governance responsabile e basata sui diritti.
Risultati non uniformi
Gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (OSS) dell’Agenda 2030, aggiornati nel corso del tempo, ambiscono a eliminare la povertà estrema, la “fame zero”, a garantire la sicurezza alimentare e a promuovere un’agricoltura sostenibile. I risultati raggiunti finora per quanto riguarda il cibo sono stati significativi, ma non uniformi in tutte le regioni, mentre persistono sfide significative, in particolare in alcune aree geografiche e tra alcuni gruppi vulnerabili.