AGI – L’incontro dei leader europei con Donald Trump che si terrà oggi alla Casa Bianca sarà suddiviso in più parti: si prevede che il presidente degli Stati Uniti e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky abbiano prima un incontro accompagnati dalle loro delegazioni. In un secondo momento si uniranno a una sessione di gruppo più ampia e a un pranzo con gli altri leader europei in arrivo a Washington. Nella delegazione la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, che nella giornata di ieri ha incontrato a Bruxelles il presidente ucraino, e Macron, Starmer e Meloni.
Nel pomeriggio di ieri, sulla presenza dei leader Ue all’incontro era intervenuto anche il segretario di Stato Usa, Marco Rubio. “È una narrazione mediatica stupida quella secondo cui gli europei verranno qui domani perché Trump costringerà Zelensky a un accordo sfavorevole. Abbiamo lavorato con queste persone per settimane su questa questione. Verranno qui domani perché hanno scelto di venire qui domani. Li abbiamo invitati”.
“Non sto dicendo che siamo sull’orlo di un accordo di pace. Ma sto dicendo che abbiamo visto dei movimenti, abbastanza movimenti da giustificare un incontro di follow-up con Zelensky e gli europei”, ha detto. Rispondendo a una domanda sull’incontro di febbraio nello Studio Ovale, in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il vicepresidente J.D. Vance hanno criticato duramente Zelensky Rubio ha detto: “Sapete quanti incontri abbiamo avuto da allora?, Abbiamo avuto un incontro con Putin e una dozzina con Zelensky”. Gli europei “non verranno qui domani per impedire che Zelensky venga intimidito”, ha detto Rubio. “Verranno qui domani perché abbiamo lavorato con gli europei”.
La video conferenza dei Volenterosi alla vigilia della riunione in Usa
Alla vigilia della partenza per gli Stati Uniti, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha partecipato a una nuova video-conferenza della Coalizione dei Volenterosi, che ha permesso un coordinamento in vista dell’incontro a Washington. Nel corso della discussione è stata ribadita l’importanza di continuare a lavorare con gli Stati Uniti per porre fine al conflitto e raggiungere una pace che assicuri la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, che dovrà essere coinvolta in ogni decisione relativa al suo futuro, fa sapere Palazzo Chigi. La discussione ha inoltre confermato la necessità di mantenere la pressione collettiva sulla Russia e di solide e credibili garanzie di sicurezza.
Zelensky, la Costituzione ci vieta di cedere i territori
“La Costituzione ucraina rende impossibile cedere o commerciare territori. Data l’importanza della questione territoriale, dovrebbe essere discussa solo dai leader di Ucraina e Russia nell’ambito della trilaterale: Ucraina, Stati Uniti e Russia”. Lo dice il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in una dichiarazione pubblicata sui social alla vigilia della missione a Washington.
“Dobbiamo fermare le uccisioni. Putin ha molte richieste, ma non le conosciamo tutte. Se sono davvero così tante come abbiamo sentito, ci vorrà del tempo per esaminarle tutte. È impossibile farlo sotto la pressione delle armi. Abbiamo bisogno di veri negoziati, il che significa che possono iniziare da dove si trova ora la linea del fronte. La linea di contatto è la linea migliore per parlare. Gli europei sostengono questo e ringraziamo tutti. La Russia non ha ancora avuto successo nella regione di Donetsk, Putin non è riuscito a prenderla per 12 anni. Finora, la Russia non ha dato alcun segno che ciò accadrà e, se dovesse rifiutare, dovranno seguire nuove sanzioni. È importante che l’America accetti di collaborare con l’Europa per fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina e, di conseguenza, a tutta l’Europa. Si tratta di un cambiamento significativo, ma non ci sono dettagli su come funzionerà: quale sarà il ruolo dell’America, quale sarà il ruolo dell’Europa, cosa può fare l’UE. Abbiamo bisogno che la sicurezza funzioni nella pratica, come l’articolo 5 della NATO”, scrive Zelensky.