martedì, Luglio 29, 2025
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Onu, Francia e Arabia Saudita a Israele: “La soluzione è due Stati”

New York – Il primo giorno della conferenza sulla soluzione dei due Stati, in corso al Palazzo di Vetro, è stato segnato da duri attacchi a Israele, che appare più isolato dalla comunità internazionale. Con la proposta portata avanti da Francia e Arabia Saudita, l’assemblea generale dell’Onu ha riunito alti rappresentanti dei governi per portare avanti l’agenda politica che conduca al riconoscimento dello Stato palestinese. Israele, assieme agli Usa, ha boicottato l’appuntamento, presieduto da ministri degli Esteri di Francia e Arabia Saudita, Jean-Noel Barrot e Faisal bin Farhan Al-Saud, che nel corso di una conferenza stampa con i media internazionali hanno lanciato un messaggio chiaro. “E’ un’illusione – ha dichiarato il francese Barrot – pensare a un cessate il fuoco di lunga durata, l’unica soluzione è quella dei due Stati”. “E’ chiaro – ha aggiunto Farhan, rispondendo alle domande dei giornalisti – che la normalizzazione dei rapporti con Israele attraverso gli Accordi di Abramo passa dal riconoscimento dello Stato palestinese”.

È il messaggio che Benjamin Netanyahu e Donald Trump non volevano sentire. La conferenza è stata definita da Israele e Washington “controproducente”. Nel suo discorso d’apertura, il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, è stato molto duro. Guterres ha invocato “leadership coraggiosa e verità” sulla crisi a Gaza. “E la verità – ha detto – è che siamo a un punto di rottura. La soluzione dei due Stati è più lontana che mai”. “Nulla – ha attaccato – può giustificare gli orribili attacchi terroristici del 7 ottobre da parte di Hamas e la presa di ostaggi, atti che ho condannato ripetutamente”. “E nulla – ha aggiunto – può giustificare la distruzione di Gaza che si è consumata sotto gli occhi del mondo. La fame della popolazione. L’uccisione di decine di migliaia di civili. L’ulteriore frammentazione dei Territori Occupati. L’espansione degli insediamenti. L’aumento della violenza da parte dei coloni contro i palestinesi”.

La conferenza era in programma a giugno ma è stata rinviata a oggi dopo la ‘guerra dei dodici giorni’ tra Iran e Israele. Barrot ha ribadito che “deve rappresentare un punto di svolta per mettere in pratica la soluzione dei due Stati”. Il ministro Farhan ha definito l’incontro “un palcoscenico storico”. L’unica strada possibile è quella dei due popoli e due Stati. Circa 145 Paesi hanno riconosciuto finora lo status della Palestina. L’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron ha avuto un peso, anche perché arrivato nei giorni del disastro umanitario a Gaza. Ma non può bastare. L’assenza degli Stati Uniti continua a essere un segnale e un monito alla comunità internazionale, e che Guterres ha espresso con quell’ammissione: “la soluzione dei due Stati è più lontana che mai”.

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